Non aveva mai conquistato un titolo italiano giovanile di singolare in nessuna categoria ed era venuto a Terni per sfatare il tabù con il successo fra gli juniores. Alla fine Matteo Mutti (Milano Sport), la testa di serie numero 1, ha compiuto la sua missione, ma per riuscirci ha dovuto sudare le proverbiali sette camicie.

Ha ceduto un set (11-4, 11-13, 11-7, 11-5) nei sedicesimi a Cosmo Germinario (Circolo Tennistavolo Molfetta), per poi battere per 3-0 (11-6, 11-7, 11-5) Luca Palmarucci (A4 Verzuolo). I problemi sono arrivati nei quarti, in cui il mantovano ha dovuto impegnarsi per rimontare il n. 9 Marco Antonio Cappuccio (Marcozzi Cagliari) da 1-2 a 3-2 (11-6, 6-11, 10-12, 11-6, 11-6).

Ancora più arduo l’incontro di semifinale, che l’ha opposto al numero 4 John Michael Oyebode (Marcozzi Cagliari). Mutti ha dovuto recuperare da 0-2 e nel quarto parziale ha annullato ben cinque match-point al suo avversario (7-11, 8-11, 11-8, 14-12, 11-7). Agevole, invece, la finale contro il numero 3 Gabriele Piciulin (Marcozzi Cagliari), con il solo terzo set che si è rivelato essere un po’ più equilibrato dei due precedenti  (11-5, 11-4, 11-8).

Piciulin ha compiuto l’impresa di giornata, eliminando in semifinale il numero 2 del seeding Carlo Rossi, risalendo da 0-2 e dopo aver neutralizzato un match-point nel terzo set (9-11, 8-11, 12-10, 11-8, 11-6). Prima aveva prevalso nei sedicesimi per 3-0 (11-1, 11-6, 11-5) su Marco Frigeri (Polisportiva Bagnolese), negli ottavi per 3-1 (11-7, 11-7, 5-11, 11-1) su Mattia Foglia (A4 Verzuolo) e nei quarti per 3-0 (11-9, 11-3, 11-9) su Francesco Calisto (A4 Verzuolo).

Mutti ha conquistato la sua terza medaglia a Terni, dopo l’oro nel misto con Sofia Mescieri (Tennistavolo Asola) e il bronzo nel doppio con il suo compagno di società Alessandro Cicchitti.