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MIC 1694Ha giocato da favorita l'Apuania Carrara (nella foto di Michele Castellani con il presidente federale Renato Di Napoli), essendo campione d'Italia in carica e  capolista in campionato, e ha saputo reggere la pressione del pronostico. Al PalaTennistavolo "Aldo De" ha conquistato la Coppa Italia, battendo per 3-2 un indomito Cral Comune di Roma.

Il russo Sadi Ismailov ha aperto le ostilità, superando per 3-1 Paolo Bisi in una sfida combattuta, in cui il capitolino ha avuto anche una chance per portare l'avversario al quinto set. Mihai Bobocica ha sofferto meno per imporsi per 3-0 su Federico Pavan. In doppio Nicola di Fiore e Pavan hanno prevalso nel primo set per 11-7 e Bobocica e Mattia Crotti hanno replicato per 11-5. Il pisano e il trevigiano sono tornati avanti e con un doppio 11-6 hanno accorciato le distanze.

Il Cral ha completato la rimonta grazie a Bisi, che contro Lorencio Lupulesku ha avuto la meglio nei primi due set più chiaramente (11-5, 11-7) e nel terzo ai vantaggi (14-12), dopo aver annullato due palle per chiudere al serbo.

Ad assegnare il trofeo è stato dunque l'ultimo confronto fra Ismailov e Di Fiore. Il russo è andato in fuga (11-4) e nel secondo parziale ha trovato una bella resistenza, prevalendo in recupero per 11-9. Nel terzo l'11-8 di Di Fiore ha rimesso in gioco la squadra romana, nel successivo, però, Ismailov è volato via (8-1) e ha chiuso (11-2), consegnando la Coppa Italia all'Apuania Carrara.

«Abbiamo raggiunto l'obiettivo - afferma il coach Claudio Volpi - e siamo soddisfatti. Abbiamo cercato di onorare al meglio la manifestazione, schierando la nostra squadra al completo. Siamo riusciti a portare un altro trofeo all'interno della nostra bacheca, ma non possiamo cullarci sugli allori, perché sabato riprenderà il campionato e ritroveremo il Cral in casa sua. La finale ha avuto un punteggio diverso rispetto al 3-0 del girone. Come sempre le sfide decisive hanno un fascino particolare e anche una tensione diversa. Quel risultato non voleva dire che fossimo nettamente superiori a loro e questo 3-2 non significa che siamo così vicini. Sono le formule che determinano i numeri, ma riteniamo che qualcosa in più l'avessimo sul campo. L'importante alla fine è sempre vincere e siamo felici di avercela fatta».