Cambia la formula dei Campionati Europei a squadre, che non riproporrà dunque quella andata in scena  fino a domenica in Lussemburgo (nella foto le vincitrici della Romania).  A partire dal 2018 la manifestazione coprirà un periodo biennale e la fase finale coinvolgerà 24 team maschili e altrettanti femminili, negli anni dispari. Si inizierà la stagione precedente, con due round che dureranno 18 mesi. Il Paese vincitore della precedente rassegna continentale e la nazione ospitante la fase conclusiva non prenderanno parte alle qualificazioni.

Ci saranno il Gruppo A e il Gruppo B. Nel Gruppo A confluiranno 18 compagini, quelle classificate dal 2° al 19° posto (o dal 2° al 20° se il Paese ospitante sarà terminato in quelle posizioni) nei precedenti Europei. Si creeranno sei gironi da tre squadre, che disputeranno un round robin con due incontri casalinghi e due in trasferta. I vincitori e i secondi avanzeranno alla fase finale, mentre le terze accederanno al secondo round.

Il Gruppo B comprenderà tutte le altre squadre e ci saranno gironi da tre o da quattro, con formula all'italiana di andata e ritorno. A seconda del numero dei gironi, otto, dieci o dodici team andranno al secondo round e si uniranno ai sei del Gruppo A, per giocarsi i rimanenti 10 posti (o 11 se il vincitore del precedente Europeo sarà anche il Paese ospitante la fase conclusiva). Ci saranno gironi da tre o da quattro e i match saranno disputati in un round robin, durante un fine settimana.

La fase decisiva sarà organizzata a settembre o a ottobre e durerà sei giorni. Vi parteciperanno il vincitore del precedente Europeo, il Paese ospitante e le 22 squadre qualificate, che saranno suddivise in otto gironi da tre (due match per ogni team). Le compagini che si piazzeranno seconde e terze saranno al capolinea, mentre le prime saranno ammesse ai quarti di finale a eliminazione diretta, per l'assegnazione delle medaglie.