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Ioannis Sgouropoulos Europei 2017Si sono chiusi con un risultato a sensazione i Campionati Europei Giovanili di Guimarães. Nella finale del singolare juniores, diretta come primo arbitro dalla nostra Emilia Pulina, il greco Ioannis Sgouropoulos (nella foto), che era comunque la testa di serie numero 4, ha battuto per 4-3 (11-9, 10-12, 11-8, 11-9, 7-11, 3-11, 12-10) il romeno Cristian Pletea. L'ellenico aveva dimostrato fin dal primo giorno della rassegna continentale di essere in una forma fantastica, ma nell'atto conclusivo il logico favorito era il numero 1 Pletea, che infatti ha accolto la sconfitta crollando a terra, in preda a una delusione incontenibile.

Sgouropoulos si è portato sul 3-1, ma avrebbe potuto chiudere già sul 4-0, se si pensa che nel secondo parziale, perso, conduceva per 10-6. Poi è venuto il momento di Pletea, che, dopo aver operato l'aggancio, è parso controllare anche il settimo set. Non aveva fatto i conti con le qualità di lottatore del greco, che è salito a due match-point, se li è visti annullare, e ha chiuso al terzo, con pieno merito. In semifinale Sgouropoulos aveva imposto la sua legge per 4-3 (8-11, 11-6, 9-11, 10-12, 11-7, 12-10, 11-4) all'altro romeno Rares Sipos, testa di serie numero 2, mentre Pletea aveva messo fine per 4-0 (11-6, 12-10, 12-10, 11-9) alla corsa dello svedese Simon Soderlund, bravo nei quarti contro Carlo Rossi.

Nel femminile l'azera Ning Jing, numero 3 del tabellone, ha fatto saltare il banco, imponendosi in semifinale per 4-3 (9-11, 12-10, 11-9, 3-11, 8-11, 11-9, 11-3) sulla romena Adina Diaconu, campionessa uscente e numero 1 del seeding. Più agevole il suo compito in finale, con il 4-0 (11-3, 11-9, 11-9, 11-7) sull'altra russa Anastasia Kolish, autrice dell'eliminazione per 4-2 (8-11, 11-7, 11-7, 11-6, 5-11, 11-8) della connazionale Mariia Tailakova, n. 2 del torneo.

Fra i cadetti si è confermato sul trono il russo Vladimir Sidorenko, che l'anno scorso a Zagabria aveva rimontato da 1-3 a 4-3 lo svedese Truls Moregardh. Contro lo stesso avversario, anche questa volta la partenza è stata in salita (7-11, 7-11), poi il piccolo Zar ha preso in mano il pallino del gioco e ha ribaltato la situazione (11-9, 11-7, 11-5), concludendo al sesto set, dopo aver annullato alcuni set-point di rientro in partita allo scandinavo. Terzo posto per la rivelazione polacca Samuel Kulcycki, che non ha avuto timori reverenziali (11-8, 9-11, 7-11, 11-8, 6-11, 5-11) verso Sidorenko, e l'altro russo Maksim Grebnev, che era avanti per 3-1 e ha ceduto per 4-3 a Moregardh (3-11, 11-6, 11-4, 11-4, 6-11, 11-13, 76-11).

A laurearsi cadetta regina è stata la russa Elizabet Abraamian, che in finale si è dimostrata superiore (11-7, 7-11, 11-3, 11-13, 11-6) alla tedesca Wenna Tu. Medaglie di bronzo per la romena Elena-Adriana Zaharia, regolata per 4-1 (7-11, 11-9, 8-11, 4-11, 9-11) dalla Abraamian, e per la tedesca Anastasia Bondareva, che ha perso per 4-2 (8-11, 5-11, 11-7, 6-11, 11-8, 4-11) dopo aver dato il meglio di sé per mettere fuori dai giochi nei sedicesimi per 4-2 (12-10, 10-12, 11-7, 8-11, 14-12, 12-10) la numero uno russa Ekaterina Zironova.