La sfida fra i cadetti azzurri e la Russia agli Europei di Guimarães non ha riservato sorprese e gli avversari si sono imposti per 3-0. A dispetto del punteggio, non è stato però un match a senso unico. Vladimir Sidorenko e Maksim Grebnev, si sa, sono fortissimi e lo erano già l'anno scorso, quando si aggiudicarono il titolo e Sidorenko salì sul primo gradino del podio anche in singolare, con Grebnev fuori nei quarti per mano di Carlo Rossi.

Dodici mesi non sono passati invano e i due ragazzi dell'Est, che non a caso occupano il primo e il quarto posto nel ranking continentale, sono ancora i favoriti per la conquista della medaglia d'oro. Detto ciò, nel primo singolare John Michael Oyebode (nella foto) ha giocato alla pari con Grebnev, perdendo ai vantaggi il primo set (11-13), dopo essere stato in vantaggio per 8-4, vincendo il secondo (11-7), cedendo più nettamente il terzo (4-11) e di un nulla il quarto (14-16), dopo aver avuto più di una chance per chiudere. Se ce l'avesse fatta alla "bella" sarebbe potuto accadere di tutto.

Sidorenko ha lasciato poche opportunità a Matteo Gualdi (11-7, 11-4, 11-7), poi nel doppio c'è stata nuovamente lotta. Johnny e Matteo si sono aggiudicati il primo e il terzo parziale per 11-6, lasciando ai russi il secondo per 11-4. Sul 2-1, nella quarta frazione sono stati avanti per 8-5, prima di subire la rimonta (10-12) e di essere battuti anche nel quinto (7-11).

È mancata un po' di tranquillità nei momenti decisivi, ma la distanza dai più forti non è poi così grande, anzi. Domani alle 10,15 dall'altra parte della retina ci sarà la Turchia, che è stata superata per 3-1 dall'Ucraina, a sua volta dominata dall'Italia. Una partita da vincere, per terminare questa prima fase al secondo posto, con ancora tutte le possibilità intatte per puntare a qualsiasi obiettivo.