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Ha polverizzato un record che difficilmente qualcuno batterà in un futuro prossimo. Il fenomenale giapponese Tomokazu Harimoto è diventato il più giovane campione mondiale juniores di singolare della storia. Non si può dire che non abbia rischiato, ma alla fine è stato lui ad aggiudicarsi la rassegna iridata a Cape Town. Negli ottavi ha battuto per 13-11 al settimo set, dopo essere stato rimontato da 3-0 a 3-3, il cinese Xu Haidong e nei quarti è uscito vincente da una lotta durissima contro il francese Alexandre Cassin, campione d'Europa. In finale il coreano Cho Seungmin era avanti per 2-0, ma Harimoto si è portato sul 3-2, ha subìto il pareggio dell'avversario e ha prevalso ancora al settimo parziale.

Ha solo 13 anni e 163 giorni e ha sottratto il primato al connazionale Kenta Matsudaira, che l'aveva stabilito nel 2006 a Il Cairo con 15 anni e 259 giorni. Il cinese Fan Zhendong, ovvero l'alter ego più credibile del numero uno mondiale Ma Long, nel 2012 era andato a segno a 15 anni e 329 giorni. Sul terzo gradino del podio sono saliti il cinese Yang Shuo e l'hongkonghese NG Pak Nam.

Cho Seungmin si è preso la rivincita nel doppio e con An Jaehyun ha prevalso in finale su Harimoto e sull'altro nipponico Tonin Ryuzaki per 4-1. Terza piazza per i taipeani Huang Chien-Tu e Lin Yun-Ju e per i francesi Alexandre Cassin e Joe Seyfried, che nei quarti avevano eliminato i romeni Dragos Florin Oprea e Rares Sipos, autori dell'uscita di scena negli ottavi degli azzurri Antonino Amato e Daniele Pinto.

Cho Seungmin aveva fatto suo anche il misto con l'altra coreana Kim Jiho, domando nell'ultimo atto per 4-3 i giapponesi Yuki Matsuyama e Hina Hayata, che negli ottavi avevano estromesso Pinto e la tedesca Jennie Wolf. Gradino più basso del podio per i cinesi Xu Haidong e Yuan Yuan e per lo sloveno Darko Jorgic e la serba Izabela Lupulesku.

Clamorose in campo femminile le eliminazioni delle prime due teste di serie, le giapponesi Miu Hirano, nei quarti, e Mima Ito, addirittura nei sedicesimi. La cinese Shi Xunyao, giustiziera della Hirano, è andata a prendersi la medaglia d'oro, costringendo all'argento (4-0) l'hongkonghese Mak Tze Wing. Terze la fantastica romena Adina Diaconu, l'unica europea a infilarsi in un podio tutto asiatico, e la giapponese Miyu Kato.

La Diaconu si è comportata ancora meglio nel doppio e con la connazionale Andreea Dragoman ha fatto saltare il banco, imponendosi in finale per 4-2 sulle giapponesi Hina Hayata e Miyu Kato. Bronzo per le hongkonghesi Liu Qi e Wong Chin e Mak Tze Wing e Soo Wai Yam Minnie.

Tomokazu Harimoto (foto di Remy Gros), l'enfant prodige del pongismo mondiale

Tomokazu Harimoto