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Mihai Bobocica Open del BelgioLe Nazionali assolute sono rientrate dall'Open del Belgio, l'ultimo impegno agonistico prima dei Campionati Europei individuali di Budapest, dal 18 al 23 ottobre. Il direttore tecnico Patrizio Deniso, che ha seguito la trasferta con il tecnico Maurizio Gatti, commenta le prestazioni degli azzurri e delle azzurre. «Inizio con il dire - afferma il dt - che non sono affatto soddisfatto del rendimento. Tutti si stanno impegnando, bisogna però ancora lavorare per essere protagonisti in campo internazionale».

Partiamo per cavalleria dalla ragazze?

«Come gioco sono un po' migliorate e le ho viste più aggressive, eccetto Le Thi Hong Loan, che è stata la più passiva e ha commesso moltissimi errori. È più indietro rispetto a Debora Vivarelli, Chiara Colantoni e Giorgia Piccolin come attitudine e approccio alla partita e al momento è poco agonista. Se parliamo di risultati, è chiaro che non sono soddisfacenti. A tutte manca una base di allenamento. Ultimamente hanno avuto più continuità, a parte Piccolin che arrivava da un infortunio. Meritano più della loro classifica attuale, ma devono dimostrarlo sul campo».

I progressi passano dunque attraverso un maggior lavoro?

«Ci stiamo tutti concentrando per portarle a innalzare la capacità d'allenamento, che possa garantire loro una maggiore tranquillità nel gioco. Da questo punto di vista ritengo che potrà giovare la cooperazione che inizieremo al Centro Federale di Formia da ottobre con i tecnici che le seguono a casa. Bisogna che abbiano un modello di allenamento con degli obiettivi precisi, da verificare periodicamente. Ci sono aspetti che vanno monitorati tutti i giorni. Alle spalle delle seniores le giovani stanno comunque crescendo, grazie all'ottimo impegno profuso da Antonio Gigliotti. Jamila Laurenti è salita tre volte sul podio a Varazdin e a Otocec e anche le altre stanno migliorando la loro competitività».

Venendo al maschile, come ha visto Mihai Bobocica?

«Ha fatto il suo, ma appena ha trovato un giocatore un po' più aggressivo come il tedesco Mengel, che peraltro è stato eliminato nel turno successivo, si è subito trovato in difficoltà. Purtroppo non ha sicurezza nel gioco e non sono contento del suo livello attuale, come anche di quello di Leonardo Mutti».

Cosa manca a Leo?

«Si è fermato a mesi fa, è troppo passivo e gioca dietro. Ha bisogno di un allenatore che a Saarbrucken lo segua. Ora forse si è trovata la soluzione con un tecnico cinese, che si occuperà della seconda squadra del club tedesco. Ho dato a Leo un programma da portare avanti con lui».

Niagol Stoyanov continua a perdere match alla sua portata, che sta vincendo.

«Purtroppo è vero. A De Haan era in vantaggio per 3-1 contro lo svedese Brodd e, dopo essere stato rimontato, nel settimo set era avanti per 10-7. Sul più bello si blocca e dà la possibilità all'avversario di entrare, facendo la differenza. Sono parecchi tornei che non vince una partita e bisogna a tutti i costi invertire la tendenza».

Come valuti il torneo di Alessandro Baciocchi?

«Ha disputato degli incontri tirati, commettendo però moltissimi errori tecnici, sui quali si può lavorare, come anche sulla sua posizione al tavolo, in allenamento. A Formia faremo il possibile in questa direzione e vedo Alessandro molto propenso a dare il massimo. Sono fiducioso».

Prima degli Europei effettuerete uno stage?

«Dal 10 al 17 ottobre, per poi partire per Budapest».

Intanto domani sera la squadra femminile disputerà a Tours, contro la Francia, il primo match di qualificazione agli Europei del prossimo anno.