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Al termine degli impegni degli azzurri ci è sembrato opportuno raccogliere un po’ le idee sulle tante partite giocate e sulle prestazioni dei nostri atleti facendo parlare i tecnici che li hanno guidati e che ne hanno avuto la responsabilità durante questi Campionati Europei Giovanili.
Cominciamo con Joze Urh l’allenatore della squadra cadetta maschile che aveva in squadra Rech, Mutti, Seretti e Rossini. Abbiamo chiesto a Joze se si sente soddisfatto dei risultati raggiunti: “Sono molto soddisfatto del lavoro che per un mese intero ho potuto fare con i ragazzi. Nelle gare a squadre abbiamo giocato per le posizioni tra il 9 e il 12 battendo squadre come Russia e Serbia che sono di prima fascia. Rech ha confermato il suo grande talento e quest’anno che ha avuto la possibilità di giocare spesso in maniera competitiva e diciamo meno “romantica” credo abbia dimostrato una crescita che speriamo lo possa portare a diventare un buon giocatore senior in futuro perché questo è il nostro obiettivo. Ha sfiorato gli otto nel singolo quando sul due pari vinceva 9-5 e ha sfiorato la medaglia nel doppio maschile contro l’unica coppia, gli ungheresi, che temevo veramente. E’ riuscito ad arrivare ai sedici anche nel doppio misto con Macario e questo non ce lo aspettavamo, sono stati bravi entrambi. Sono molto contento di Mutti che soprattutto nel doppio con Rech ha sempre dato un grande contributo di equilibrio alla coppia, giocando in maniera attenta e diligente non senza qualche colpo magistrale. Molto bene Seretti che quando è stato chiamato in causa ha sorpreso veramente tutti in maniera positiva vincendo partite che non ci aspettavamo e dimostrando che possiamo contare molto su di lui. Sia lui che Mutti devono crescere anche fisicamente, ma già possiamo considerarli due certezze del nostro futuro. Bene, anche se un po’ sacrificato, Rossini che era alla prima esperienza importante ma ha saputo rendersi utile e fare parte con merito di un gruppo del quale vado veramente orgoglioso.”
Giuseppe Del Rosso ha guidato le cadette femminili sostituendo Eliseo Litterio, impegnato in Cina, al fianco di Maurizio Gatti. In squadra ha avuto Macario, Vivarelli, Schierano e Miani. Ha dato fiducia alle prime due in quasi tutte le gare a squadre venendone ripagato in maniera senz’altro positiva. “Le ragazze hanno sfiorato la promozione in prima fascia giocando sempre fino all’ultimo punto in tutte le partite. Macario è stata protagonista anche nelle gare individuali arrivando nei doppi fino ai sedici, ma tutte e quattro hanno vinto quanto potevano dimostrando carattere e determinazione nel confronto con il miglior livello tecnico europeo. Una citazione particolare per la grinta della Vivarelli, per il talento della Schierano e per la capacità e la pazienza di fare gruppo di Miani che hanno avuto meno opportunità ma si sono poi battute bene nelle gare in cui sono state impegnate.”
Maurizio Gatti ha guidato il suo gruppo di Junior femminili: Steshenko, Turrini, Trotti, Soldi e Scardigno con le quali ha raggiunto l’ottimo risultato di entrare tra le migliori otto nelle gare a squadre che insieme alla prestazione complessiva di Marco Rech sono i migliori risultati che abbiamo ottenuto a questi Europei. “Considero l’ottavo posto a squadre un grande risultato. Abbiamo vinto con squadre forti come Belgio ed Ungheria ed abbiamo giocato alla pari con la Romania una partita che ci resterà in mente per tanto tempo contro la squadra che tutti consideravano la più forte d’Europa. Devo ringraziare Steshenko, Turrini e Trotti per le loro prestazioni e Soldi e Scardigno per la pazienza con cui hanno atteso il loro turno sostenendo le compagne sempre con grande entusiasmo. Nelle gare individuali il confronto è sempre più diretto ed inequivocabile. Tutte le ragazze hanno confermato la loro voglia di fare bene e non si poteva credo ottenere di più tranne forse per Steshenko che in Italia non ha avversari, come dimostrano le tante medaglie ai Campionati Italiani, e che quindi speravamo nel singolo potesse superare qualche turno in più.”
Il gruppo degli junior allenato da Stefan Stefanov ha schierato Sanzio, Bisi, Tatulli e Dernini. I ragazzi hanno, secondo noi, viaggiato piuttosto a fasi alterne. Ecco il parere di Stefanov: “ Sono soddisfatto complessivamente dei risultati raggiunti perché lavoro in prospettiva, abbiamo una squadra giovane che tra due anni potrà essere protagonista. Nelle gare a squadre abbiamo perso l’incontro decisivo con la Slovenia e non credo che la presenza di Sanzio avrebbe cambiato le cose. Forse siamo stati svantaggiati dalla conoscenza reciproca tra le due squadre (ci siamo per un periodo allenati insieme) che ci aveva fatto pensare di poter batterli. Restiamo in seconda fascia ma sono soddisfatto dell’armonia del gruppo che dovrebbe consentirci di migliorare. Nelle gare individuali abbiamo raggiunto i sedici col doppio Sanzio-Dernini che considero un ottimo risultato. Lavoro molto bene con questi ragazzi che voglio elogiare anche per il loro comportamento.”
Da cronista che ha assistito soltanto alle gare a squadre ed ha seguito attraverso i resoconti dei tecnici le gare individuali, ci sentiamo di apprezzare un po’ tutti i nostri ragazzi perché ci sono sembrati affiatati e diligenti, le considerazioni tecniche le lasciamo ad altri, certo è che in un settore delicato come questo va chiarito bene quali sono gli obiettivi e le aspettative in base alle potenzialità messe in campo, in base a ciò che il movimento offre nel suo complesso, in base alle scelte dei tecnici, in base alle opportunità di confronto fornite e tanto altro ancora. Sulla base di tutte queste considerazioni forse alcune espressioni di soddisfazione per risultati non eccezionali come lo sono alcuni dei nostri potrebbero sembrare eccessive ma forse ci sbagliamo.
Chiudiamo dando appuntamento a Terni per la prossima edizione dei Campionati Europei Giovanili quando, a luglio 2008, oltre a cercare di vincere qualche medaglia ci sarà da vincere anche il campionato dell’organizzazione.