Ancora Cina e Giappone. Il filo rosso del tennistavolo internazionale si è ripetuto anche all’Open di Repubblica Ceca, con i successi in campo maschile di Zheng Peifeng e nel femminile di Kasumi Ishikawa (entrambi nelle foto di Jan Brychta).

Il pennaiolo Zheng era alla sua prima finale in un World Tour e ha battuto per 4-2 (13-11, 6-11, 8-11, 11-7, 11-8, 11-6) il portoghese Marcos Freitas, testa di serie numero 4 e autore di un torneo fantastico in cui è mancato soltanto l’ultimo passo, per confermare il titolo ottenuto quattro anni fa. Per lui è stato il terzo atto conclusivo in carriera, considerando anche quello perso nel 2011 a Rio de Janeiro.

Il 30enne di Madeira nel primo set ha avuto una palla per chiudere sul 10-9 e, se l’avesse concretizzata, ora parleremmo probabilmente di un altro risultato. Invece ha festeggiato il cinese, che a distanza di una settimana dal quarto raggiunto in Bulgaria, ha fatto il botto, partendo ancora dalle qualificazioni.

Ishikawa ha vendicato la delusione patita nel 2017 contro la connazionale Mima Ito, superando per 4-2 (8-11, 11-8, 11-9, 7-11, 11-6, 13-11) la cinese Wen Jia. Era la numero 1 del seeding e ha onorato il pronostico, cosa che non le era riuscita a Panagyurishte. Per lei si è trattato del nono esito favorevole in 14 finali, mentre Wen Jia, che proveniva dai turni preliminari, ha disputato quattro sfide per un titolo, aggiudicandosene due.

Nel doppio maschile il tedesco Patrick Franziska e il danese Jonathan Groth hanno fatto il bis a dodici mesi di distanza. Anche loro erano i capofila del tabellone e nella partita che assegnava il primo gradino del podio hanno prevalso per 3-1 (13-11, 9-11, 12-10, 11-7) sugli svedesi Mattias Falck e Kristian Karlsson, che a Olomouc erano già stati secondi nel 2012 e in totale hanno perso tre volte su quattro in finale. Franziska e Groth hanno invece un bilancio quasi perfetto, avendo vinto quattro volte su cinque.

Fra le donne si sono affrontate due coppie che erano entrate in gioco nei preliminary round. Le cinesi Liu Gaoyang e Zhang Rui, che in Bulgaria la scorsa domenica erano state fermate in finale da Ishikawa e Ito, sono arrivate fino in fondo, rifilando un 3-0 (11-6, 13-11, 11-2) alla croata Sun Jiayi e alla singaporeana Zeng Jian e mettendo in carniere il loro primo sigillo.