Oggi a Cluj-Napoca è scattato il programma agonistico individuale e sono entrati in scena doppi e singolari. Nelle qualificazioni del singolo juniores Gaia Monfardini ha superato per 4-0 (11-7, 11-9, 11-9, 11-9) la portoghese Vitoria Santos.

Marco Antonio Cappuccio ha operato una grande rimonta contro il turco Tugay Yilmaz e alla fine ha ceduto per 4-3 (4-11, 5-11, 7-11, 16-14, 11-8, 11-8, 9-11). Arianna Barani (nella foto di Pierluigi Roncallo) si è difesa molto bene al cospetto dell'azera Zhou Chuyi, medaglia d'oro a squadre, perdendo per 4-1 (12-14, 8-11, 11-8, 9-11, 7-11).

Nelle qualificazioni del misto juniores Cappuccio e Barani sono stati battuti per 3-2 (11-5, 11-8, 3-11, 9-11, 2-11) dallo sloveno Luka Breznik e dall'austriaca Sarah Ender, mentre Gaia Monfardini e il croato Aleks Krstevski hanno prevalso per 3-0 (11-3, 11-9, 11-6) sui ciprioti Charalambos Tsissios e Nefeli Ppali.

Nel doppio maschile Cappuccio e il romeno Darius Toma hanno regolato per 3-0 (11-6, 11-6, 11-5) gli islandesi Ingi Darvis Rodriguez ed Ellert Kristjan Georgsson.

Nei sessantaquattresimi di finale del misto cadetti Leonardo Bassi e Nicole Arlia hanno avuto la meglio per 3-1 (12-10, 11-9, 7-11, 11-4) sui turchi Ozgur Yilmaz e Zeynep Karaca e Tommaso Giovannetti e Gaia Smargiassi per 3-0 (11-6, 12-10, 11-8) sull'irlandese Thomas Joyce e sulla norvegese Hanna Hovden.

Miriam Benedetta Carnovale e il sanmarinese Andrea Morri sono stati eliminati per 3-0 (6-11, 4-11, 7-11) dai serbi Djordje Petrovic e Reka Bezeg e Shasa Pellizzon e  Aurora Cicuttini sono stati fermati per 3-0 (10-12, 3-11, 5-11) dai francesi Felix Lebrun e Lucie Farcy.

Nei sessantaquattresimi del misto juniores Monfardini  e il croato Aleks Krstevski si sono imposti per 3-2 (11-6, 8-11, 8-11, 12-10, 13-11) sugli ucraini Volodymyr Lushnikov e Veronika Hud e John Michael Oyebode e Martina Nino per 3-1 (12-10, 5-11, 11-7, 11-9) sui bulgari Konstantin Vatov e Ivet Ilieva. Gabriele Piciulin e Valentina Roncallo sono stati estromessi per 3-1 (16-18, 11-8, 6-11, 5-11) dai polacchi Artur Grela e Aleksandra Michalak.