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Cristina Semenza sul podioMeglio di lei fra gli italiani ai Campionati Mondiali Veterani hanno fatto solo Alessia Arisi, che vinse il singolare Over 40  nel 2012 a Stoccolma, in Svezia, ed Edith Santifaller, che s'impose nell'Over 60 nel 1994 a Melbourne, in Australia, bissando poi il successo nel doppio femminile. Cristina Semenza a Las Vegas ha sfiorato la medaglia d'oro nell'Over 45, perdendo in finale per 3-2 contro la cinese Yang Haiyan.

Cristina, congratulazioni per il grande risultato.

«Grazie, in realtà mi sto mangiando il fegato perché avrei potuto vincere. È meglio che non pensi a quel vantaggio di 8-3 nel quinto set che non sono riuscita a sfruttare. Può succedere e purtroppo è accaduto. Un po' è stata l'emozione e un po', forse, se avessi anche avuto qualche energia in più, avrei potuto rischiare maggiormente. La cinese mi ha veramente costretta a faticare molto. Alla fine devo accettare questo secondo posto, che è comunque un ottimo risultato, mi hanno fatto tutti i complimenti».

Partendo dall'Italia, speravi di arrivare a tanto?

«Il mio obiettivo era trascorrere una bella vacanza con la mia amica Michela Brunelli. Giocando mi sono resa conto che il livello delle avversarie era alla mia portata. Non esistevano le teste di serie e mi andata anche bene di non aver incontrato la cinese prima. Nei quarti contro la tedesca Messer ho sentito un po' la pressione, perché la vittoria mi avrebbe proiettato sul podio. In semifinale la belga Charlier era abbastanza brava, ma ho superato anche lei».

In finale eri fiduciosa di riuscire a giocare alla pari?

«Mica tanto, mi dicevano tutti che la Yang era molto forte e che per me sarebbe stato difficile, invece non ce l'ho fatta per un soffio. Alla "bella" sono anche stata piuttosto fortunata, perché ho preso due retine consecutive che mi hanno portato sul 7-2. Ho pensato  che fossero un segno del destino e invece lei è riuscita a rimontare. Sul 9-8 ho pareggiato e poi avevo due servizi. Sul primo ho tirato un diritto che ero convinta terminasse dall'altra parte, invece la sua risposta era molto tagliata e il mio colpo è finito in rete».

Avevi già partecipato ai Mondiali?

«No, è stata la prima volta, ho pensato che mi meritavo una vacanza e Michela mi ha stimolato a fare il viaggio insieme. Essendo arrrivata così avanti nel torneo, sono stata sempre in palestra e c'è stato poco tempo per girare e visitare. Ho potuto sfruttare solo il giorno di riposo e siamo andati con le compagne alla Valle della Morte. Il Gran Canyon era troppo lontano. Sono contenta che abbiamo fatto un bel gruppo. Con Sabrina Moretti mi è sembrato di essere tornata indietro nel tempo, quando eravamo in Nazionale giovanile. In gara noi donne ci siamo fatte valere. Monia Franchi e Sabrina sono uscite nei quarti».

Con Franchi siete state brave anche in doppio.

«Purtroppo nei quarti abbiamo trovato le tedesche Herlemann e Honold, che avevano un tipo di gioco per noi molto ostico. Se avessimo pescato una delle altre tre coppie, avremmo potuto raggiungere le semifinali».

Con questo argento hai chiuso nel modo migliore una stagione ad altissimo livello, non credi?

«È vero, perché ho conquistato la medaglia di bronzo agli Assoluti e ai Campionati Italiani di seconda categoria e con la Polisportiva Bagnolese abbiamo centrato le semifinali scudetto. Meglio di così non  sarebbe potuta andare. A dire il vero, con l'oro iridato sarebbe stato proprio perfetto. Non averlo conquistato mi permetterà di riprovarci in futuro».

Hai già dei programmi?

«Ne abbiamo parlato con Mihaela Encea, fra due anni i Mondiali saranno a Bordeaux e potrebbe venire anche lei».

Eri già stata in America?

«Una trentina di anni fa con la Nazionale assoluta a Baltimora, per un torneo internazionale. C'era anche Sabrina Moretti. In contemporanea si erano svolti i Mondiali Veterani e già allora mi aveva impressionato quella distesa infinita di tavoli. A Las Vegas era 250».

Ora ti prenderai una meritata vacanza dalla racchetta?

«La reimpugnerò il 1° settembre. Mi attenderà un'altra stagione di A1. In squadra riavremo Encea e poi abbiamo preso Veronica Mosconi. Mi alternerò con Alessia Turrini come numero 3».

Tornando alla trasferta a stelle e strisce, ti rimarrà nel cuore?

«Certamente, l'ultimo bel ricordo è stato in aeroporto».

In che senso?

«Prima di partire ho inserito un dollaro in una slot-machine e ne ho vinti 188. Come finale non è stato male».