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Podio femminile a squadre Mondiali di Riva del GardaA un anno dallo smacco della sconfitta subita contro le giapponesi, la seconda in quattordici edizioni dei Campionati Mondiali Juniores dopo quella del 2010, le cinesi sono tornate a dettare legge. Nella finale di Riva del Garda si sono prese la rivincita nei confronti delle nipponiche, battendole per 3-1.

Sun Yingsha ha aperto la sfida, superando per 3-1 Miyu Kato. Si è aggiudicata nettamente il primo set (11-4) e nel secondo ha ceduto ai vantaggi al ritorno dell’avversaria (11-13). Il terzo e il quarto (11-6, 11-9) sono tornati a premiare la maggiore solidità della numero 9 al mondo assoluta.

Nel secondo singolare Wang Manyu, classe 1999, ha prevalso su Miyuu Kihara, nata nel 2004 per 3-1. La n. 10 del ranking internazionale ha avuto la meglio nei primi due set (11-9, 11-2) e nel terzo è parsa essere sulla strada giusta per chiudere i conti (4-1).

La sua più giovane rivale ha avuto un’energica reazione e, con sei punti consecutivi, ha ribaltato la situazione (7-4) e ha dimezzato le distanze per 11-8. Al rientro in campo Wang è tornata a prendere il sopravvento (7-3) e si è procurata cinque match-point (10-5), sfruttando il primo.

Per il confronto fra le numero 3 dei due team, si sono affrontate Shi Xunyao e Miyu Nagasaki. La cinese ha subito rotto gli indugi (4-0) e la giapponese è risalita (6-4) fino all’aggancio (8-8). Non si è fermata e  si è guadagnata un set-point (10-9), che non ha fallito.

La 15enne del Sol Levante nel secondo set ha sfruttato l’abbrivio (8-3), ma Shi Xunyao l’ha prontamente raggiunta (8-8). Nagasaki non si è scomposta ed è andata a prendersi due palle set (10-8), capitalizzando la seconda.

Con le spalle al muro, la cinese  ha dominato il terzo parziale e ha riaperto la partita (11-7). Il quarto ,però, ha rivisto la nipponica padrona delle operazioni (6-2). Sul 9-5 non ha tremato e ha tagliato il traguardo sul 11-6.

Giappone ancora in vita, dunque, e in campo per il quarto singolare Wang Manyu e Miyu Kato. Wang ha messo subito le cose in chiaro e nel primo set si è imposta senza patemi (11-5). Nel secondo si è portata sul 2-0 e la Kato ha replicato con quattro punti di fila. Ancora Wang alla ribalta per il 4-4, poi equilibrio fino al 6-6 e Wang capace nel finale di prendere il comando e raddoppiare il vantaggio (11-7).

La Kato ha resettato tutto e in apertura di terza frazione ha fatto poker (4-0). Ha mantenuto il margine (7-3), prima di fare i conti con la voglia di stringere i tempi di Wang (7-6). La piccola Miyu ha tenuto duro (10-8) e Wang ancora di più, andando al match-point (11-10). La Kato glielo ha annullato, come pure la seconda chance. La terza è valsa il titolo iridato (14-12). Cina in trionfo e il Giappone si è dovuto accontentare della decima piazza d’onore.

La classifica prosegue con il terzo posto di Corea del Sud e Romania, il quinto di Taipei, il sesto della Serbia, il settimo della Germania, l’ottavo degli Stati Uniti, il nono della Russia, il decimo di Hong Kong, l’undicesimo della Repubblica Ceca, il dodicesimo del Brasile, il tredicesimo dell’Italia, il quattordicesimo dell’Egitto, il quindicesimo di Portorico, il sedicesimo del Canada, il diciassettesimo della Tunisia, il diciottesimo dell’Australia, il diciannovesimo dell’Algeria e il ventesimo della Nuova Zelanda.