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Matteo Mutti contro il GiapponeL’Italia maschile è stata protagonista di una prestazione molto positiva contro il Giappone nel primo match della seconda fase a gironi della gara a squadre. Gli asiatici si sono imposti per 3-0, in un confronto molto più equilibrato di quanto dica il punteggio. Antonino Amato ha fatto match pari con Yuto Kizikuri, numero 2 del seeding del singolare, e nel primo set si è imposto per 12-10 (da cineteca il punto in tuffo del 9-5), dopo essersi visto annullare quattro palle per chiudere. Nel secondo è risalito da 3-6 a 7-7 e ha ceduto al terzo set-point dell’avversario per 13-11.Kizukuri ha dominato il terzo parziale (11-5) e Amato lo ha imitato nel quarto (11-4). Nel quinto il palermitano ha recuperato da 1-4 e dal 6-5 si è fatto sfilare via (6-9) l’avversario, che ha completato l’opera sull’11-8.

Matteo Mutti contro Yukiya Uda (nella foto) e andato sotto di sue set (7-11, 7-11) e ha poi avuto una reazione rabbiosa, rimontando nel terzo da 1-5 a affermandosi per 11-8. Ha continuato a macinare punti e ha incamerato anche il quarto parziale, sempre condotto, per 11-8. La svolta è stata alla “bella”, con Mutti avanti per 7-5 e Uda capace di imporre un break di 6-0 e prendersi il successo.

Daniele Pinto ha affrontato Yuta Tanaka e ha ceduto in tre set, tutti di misura. Nel primo l’asiatico sull’8-8 ha ottenuto tre punti di seguito, nel secondo è volato sull’8-2 e il novarese ha rimontato fino al 6-9. Dal 7-10 ha annullato due set-point, perdendo per 11-9. Nella terza frazione l’azzurro non si è arreso neppure sull’1-5 e ha risucchiato (7-7) il rivale, che è ripartito procurandosi due match-point (8-10). Daniele li ha neutralizzati, non riuscendo però a ripetersi alla terza chance del nipponico (10-12).

«L’incontro, a dispetto del risultato, - afferma il tecnico Lorenzo Nannoni - è stato molto tirato. L’essere stati anche in vantaggio e aver costretto al quinto set in  due match atleti che sono già molto avanti nella classifica assoluta significa che anche noi ci siamo. Antonino ha confermato di sapersela giocare con tutti, quando però è il momento di dare una direzione ben precisa alla partita è troppo difensore e attende troppo. È un atteggiamento che può far vincere delle partite in Italia, ma non in campo internazionale e non certamente contro il Giappone. Se sul 6-5 per lui al quinto avesse osato di più ora parleremmo di un’altra partita. Diciamo comunque che prendere iniziative contro Kizukuri era tutt’altro che facile. Peccato perché anche nel secondo parziale la sfida era incanalata bene, con Amato che rallentava il ritmo e il nipponico che concedeva qualcosa. Matteo ha ripreso una gara che era diventata in salita, con Uda che serviva benissimo ed entrava. Ha messo in campo un tennistavolo di ottimo livello, come gli è spesso accaduto ultimamente, al Top 10 Europeo Giovanile e alle qualificazioni olimpiche. Lui è aggressivo, però in certi momenti entra in un loop e commette troppi errori. Al di là di ciò oggi Matteo mi è piaciuto, come mi è piaciuto Antonino. Anche Daniele ha lottato e quando la palla era in campo ha fatto la sua partita. Dava però l’impressione di far fatica a entrare in gara. Lui è bravo nel gioco più chiuso e Tanaka, che preferiva picchiare, non era proprio il suo avversario più adatto. Tutti i parziali sono stati equilibrati. Questo risultato dà certamente fiducia in vista della sfida di stasera alle ore 18,30 contro i campioni d’Europa della Germania. Mi aspetto una bella partita».