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La classe arbitrale italiana è ai vertici internazionali per la sue capacità e l'ultima dimostrazione è l'avvenuta acquisizione della qualifica di "Blue Badge" da parte di Umberto Mellini.

«È il titolo - spiega il direttore di gara umbro - che consente di partecipare alle massime manifestazioni come le Olimpiadi e i Campionati Mondiali. Per ottenerlo bisogna aver completato positivamente un programma che prevede tre step. Ho iniziato il percorso nel giugno scorso in Giappone, superando due corsi ai quali mi ero iscritto e la prova scritta. Ho poi dovuto ottenere quattro valutazioni pratiche di arbitraggio. L'ultima fase è stata l'intervista, che ho sostenuto sabato 31 dicembre telefonicamente con il malese Cyril Sen, personaggio autorevole del settore arbitrale internazionale».

È durata 35 minuti ed era volta a valutare soprattutto il livello di conoscenza dell'inglese. «Nel corso del colloquio ho avuto anche la possibilità di esprimere il mio parere sui pregi e i difetti del programma e ho spezzato una lancia a favore di noi arbitri italiani, che, non essendo la nostra lingua fra le otto ufficiali riconosciute dalla Federazione Internazionale, siamo costretti a seguire il processo integralmente in inglese. In Giappone sui venti candidati che si erano presentati ai corsi ero l'unico non di madre lingua. Al termine Ciryl mi ha invitato a tenerci in contatto, affinché possa dare il mio apporto ai lavori che il settore arbitrale affronta ogni anno sistematicamente ».

Mellini sarà inserito nell'aggiornamento delle liste, che avviene ogni quattro mesi, a partire da gennaio, diventando dunque il quinto "Blue Badge" italiano, dopo Andrea Abascia, Elio Corrado, Pietro De Pinto e Mario Re Fraschini.

Umberto Mellini 1