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altLa redazione di Butterfly non si è lasciata scappare l’occasione di intervistare il trionfatore di Stoccarda 2009, il danese Michael Maze, Campione d’Europa, il giocatore che ha saputo battere due volte in quattro giorni il grande Timo Boll, con cui non aveva mai vinto prima.

Un sogno diventato realtà.

Michael, dopo la vittoria nel Top 12 europeo nel 2004, il bronzo ai mondiali 2005 e l’argento olimpico nel doppio ad Atene, ora il titolo di Campione Europeo di singolo. Sbaglio o il momento successivo al match ball in semifinale è stato il più emozionante della tua vita?
“E’ vero. Vincere il titolo è stato per me un sogno che è diventato realtà. Ho battuto Timo Boll due volte e avevo sempre perso con lui. Poi ho sconfitto anche l’ex campione del mondo Werner Schlager. Mi sono sentito grande, semplicemente grande.”
Non ci è capitato spesso di vederti così concentrato e controllato come agli Europei di Stoccarda. Soprattutto sei sembrato velocissimo e inoltre sei riuscito a non commettere molti errori…
“Sono riuscito ad esprimere un’alta qualità di gioco durante tutto il torneo. Credo di poter dire che gli spettatori hanno visto il miglior Michael Maze di sempre. Devo ringraziare anche voi della Butterfly che mi fornite i materiali perché si sono rivelati determinanti nel consentirmi di superare i problemi che ho avuto con l’umidità e l’aria calda all’interno della hall di gioco.
Se come dicono i tuoi fans questo è stato il miglior Maze di sempre, cosa è cambiato rispetto al precedente?
“Ho realmente migliorato il mio stato di forma negli ultimi 15-18 mesi. Sono riuscito finalmente a muovermi più velocemente di Timo e credo di aver vinto con lui proprio per questo. Ho potuto anche superare i miei problemi alla schiena, che avevo da tempo, grazie a specifici esercizi di fitness che hanno veramente pagato. Il mio obiettivo era quello di migliorare quanto più possibile la mia velocità, l’unico modo per cercare di essere competitivo a livello mondiale.”
Non hai battuto soltanto Timo Boll ma anche i 6.000 spettatori tedeschi entusiasti che lo avevano supportato nel suo recupero da 0-3 a 3-3. Sei stato pressato dalla situazione?
“No, per niente, o almeno non in maniera negativa. E’ stato meraviglioso giocare davanti a tanti tifosi. E’ stato normale che abbiano tifato più per Timo che per me, ma è stato ugualmente fantastico avere un pubblico così.”
Cosa farai di questo trofeo che ti abbiamo visto baciare così intensamente durante la cerimonia di premiazione?
“Il trofeo occuperà un posto speciale in bella vista nel mio appartamento. Non sempre nello sport tutto fila liscio e ci sono anche momenti in cui devi soffrire, sarà allora utile ricordare i momenti straordinari che ho vissuto ai Campionati Europei di Stoccarda. Servirà a tirarmi su quando ne avrò bisogno perché la vita deve sempre andare avanti.”

(traduzione di Corrado Attili)