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Con il tecnico della nazionale cadetti Joze Urh facciamo il punto sulla situazione e sugli ultimi risultati della sua squadra, una stagione con diverse medaglie.
“Nella stagione 2008/09 la squadra allievi che seguo, ha partecipato fino ad ora a quattro tornei: Slovacchia, Portogallo, Ungheria e Repubblica Ceca. Siamo andati sempre a medaglia tranne in Portogallo dove per altro, un fatto molto curioso questo, il torneo e stato meno forte. In Ungheria siamo arrivati 3-4 a squadre con Mutti-Seretti, un risultato che ritengo uno dei più importanti degli ultimi anni perché  il torneo e stato veramente di alto livello. E poi siamo arrivati sia in Ungheria sia nella Repubblica Ceca in semifinale con Mutti nel singolo e con il doppio Mutti-Seretti. Si tratta secondo me di risultati più che positivi perchè sono costanti, il che vuol dire che abbiamo una certa continuità e un certo livello di gioco stabile che abbiamo assimilato.”
Parlando dei singoli, stanno rispettando le tue aspettative, stanno migliorando?
“Mutti è sicuramente il nostro uomo più importante perchè è importante in tutte le tre specialità: nella gara squadre, nel doppio e nel singolo. Ha ancora qualche problema al inizio dei tornei però una volta che prende il ritmo è uno dei giocatori più pericolosi in Europa. I suoi risultati in tutte le tre categorie lo dimostrano.”
Anche Seretti si è distinto in diverse occasioni, vero?
“Seretti ha dato un contributo importantissimo nel doppio e nella gara squadre mentre nel singolo non riesce ancora a fare quel colpo in più che lo porterebbe nei primi otto dove potrebbe piazzarsi agevolmente qualche volta se giocasse come sa fare. Deve ancora lavorare molto e diminuire i suoi alti e bassi. E’ un elemento importantissimo per noi per gli europei e per il futuro comunque.”
Tra le buone nuove c’è Baciocchi?
“Baciocchi e il nostro cosiddetto cavallo pazzo che è molto pericoloso quando gioca bene. Lo ha dimostrato all’ultimo torneo dove ha battuto uno dei giocatori più forti d’Europa il francese Flore. Questo vuol dire che ha qualcosa dentro se stesso e considerando che questo e il suo primo anno vero a livello di tornei internazionali, va molto bene. Il ragazzo sarà allievo ancora l’anno prossimo per cui sarà fondamentale per la gara squadre nella prossima stagione.”
Hai anche fatto esordire ragazzi nuovi?
“Sì, Piria e Di Marino hanno fatto un torneo a testa. Non hanno deluso e  hanno fatto quello che sanno fare. I colpi ci sono, un po’ più di potenza e soprattutto la convinzione nei propri mezzi, sono gli aspetti che potranno consentire loro di migliorare ancora.”