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altAl ritorno dal Portogallo abbiamo sentito Andreja Ojstersek tecnico delle azzurre junior sull’esperienza e sulle prestazioni delle ragazze. “Prima di tutto – ci ha detto il tecnico – bisogna tenere conto che le ragazze venivano da un lungo periodo dedicato solo agli allenamenti, agli stage, senza nessun confronto internazionale. Questo era il primo Open dopo cinque mesi. Detto questo mi aspettavo qualcosa di meglio.”
In termini generali oppure ti riferisci a qualche partita o giocatrice in particolare?
“In generale. Andando però con la memoria alle varie partite, nella gara a squadre,  nella prima partita con la Francia, che abbiamo perso 1-3, ha fatto bene Sofia Schierano che ha battuto la Vincent che poi avrebbe vinto il torneo. Ci sono mancati invece i punti di Debora Vivarelli, una che da veramente tutto quando gioca e quando si allena, però, forse preoccupata di dare il meglio dal punto di vista della tecnica dei colpi da portare non è riuscita a gestire le situazioni. Poi con la Spagna abbiamo vinto 3-2 con due punti di Vivarelli e uno ancora di Schierano. Hanno giocato meglio e l’avversario era più alla portata. Poi con il Portogallo, una partita che dovevamo vincere con sicurezza, abbiamo portato a casa la partita facile.”
Nel singolare? “Nei girone solo Chiara Miani ha fatto bene e si è qualificata, poi però ha incontrato la testa di serie n.1 e non ha avuto scampo. Vivarelli ha ritrovato la francese Berget con cui aveva perso nella gara a squadre. La sua prestazione come seconda volta in due giorni contro la stessa giocatrice è migliorata, stavolta è stata in partita pur perdendo ancora 1-3. Schierano ha perso dalla portoghese Xiao, giocatrice che ha già fatto tante esperienze internazionali ed era la n. 2 del tabellone.”

Dunque ne bene ne male? “E’ presto per dare giudizi, come ho detto loro, dobbiamo lavorare tanto. Le ragazze sono brave, educate, si comportano bene ed hanno una buona tecnica ma mi aspetto anche che scatti qualcosa dentro di loro, nella loro personalità soprattutto nei momenti decisivi, quando c’è da mostrare tutta la grinta e la voglia di vincere possibile, anche quando giocano con avversarie che hanno magari uno o due  anni in più.”

Più facile raccontare il successo e le medaglie vinte dagli azzurrini cadetti e junior. Joze Urh si è fatto portavoce anche di Stefan Stefanov e Lorenzo Nannoni che hanno seguito i ragazzi mentre con le ragazze appunto Andreja con le junior e Maurizio Gatti con le sue cadette alle prime esperienze internazionali.

Joze siamo tornati su un podio europeo, come è andata?
“IlTorneo in Portogallo lo abbiamo affrontato in modo un po’ diverso del solito. Ti spiego. Abbiamo deciso assieme a Lorenzo e Stefano che Leo Mutti e Alessandro Baciocchi, pur essendo allievi facessero la gara a squadre juniores e non quella allievi. Questo per dare a loro la possibilita di giocare le partite di livello più alto che sarebbe stato molto molto utile sopratutto per Leonardo visto che ha davanti a se un anno molto intenso pieno di  obbiettivi molto importanti. E poi comunque la squadra juniores guidata da Marco Rech Daldosso con Leonardo Mutti dentro diventa molto piu` forte. Cosi abbiamo fatto due squadre juniores e poi nel singolo ciascuno ha giocato la propria categoria.”
E infatti è arrivato il bronzo a squadre, si poteve fare di più?
“La squadra che ho seguito io, ITA 1, è stata proprio quella composta da Rech, Mutti e Pavan. Ci siamo trovati in un girone con la SPA 2 e la testa di serie numero 1 SVK1. Nella prima partita abbiamo vinto bene contro la Spagna 3/0, non ci sono stati problemi. Da notare una bella vittoria di Pavan contro Alvarez 3/1. La partita contro la SVK era decisiva per andare avanti visto che passava solo una squadra. L’abbiamo vinta tiratissimo 3/2. Abbiamo cominciato con un passo falso di Marco contro Fegel dove l’azzuro vinceva all’inizio 2/0 e sembrava finita invece l’avversario si e dimostrato più ostico del previsto ed è riuscito a ribaltare la partita vincendo 3/2. Dopo Leonardo ha battuto bene Novotna 3/1, Pavan ha perso da Slovacik 3/1, Marco ha vinto bene con Novotna 3/1 e poi è arrivata la partita decisiva sul 2 pari con Leo e Fegel che in precedenza aveva gia battuto Marco. Leo in questa partita si e` trovato particolarmente motivato ed è partito come un treno superando il giocatore Slovacco con un secco 3/0. Vittoria bella e più che meritata.”
Questo successo vi ha aperto la porta delle semifinali?
“In semifinale ci aspettava la Francia composta da 3 allievi (hanno fatto la stessa nostra scelta di far giocare allievi nella categoria juniores) Angles, Flore e Robinot.”
E purtroppo non è andata:
“Già. Questa partita l’abbiamo persa 3/2 e ci rimane un po’ di rammarico. Stavolta Marco ha giocato alla grande e ha vinto sia con Robinot sia con Angles 3/1, giocando bene, Pavan ha giocato e ha lottato contro un Flore molto più esperto però ha perso 3/1 mentre (dopo aver vissuto la partita precedente contro la Slovacchia) ci si aspettava di piu` di Leonardo che pero per l’ennesima volta ha sofferto la sindrome Francese ed ha perso sia con Angles sia con Robinot 3/0.
Vincendo questa partita sono quasi sicuro che vincevamo anche il torneo…..e per questo che rimane un po di rimarico.”
Comunque restava la finale per il terzo posto?
“Infatti. Abbiamo giocato anche la partita per il 3. posto contro la Spagnia 1 e abbiamo vinto 3/0.
Rech ha vinto contro Reyes 3/0, Mutti contro Sanches 3/1 e Pavan contro Calvo 3/1. Da ricordare la bella vittoria di Mutti e sopratutto quella di Pavan contro Calvo.”
E poi sono arrivati i singoli.
“Qui posso parlare dei giocatori che ho seguito: Mutti e Baciocchi.  Nel girone Mutti ha vinto facile contro il Gallese Williams e l’austriaco Levenko, mentre Baciocchi vince bene contro lo Spagnolo Morato 3/0 però dopo perde 3/2 contro l`Olandese Tramers e nessuno non se l’aspettava. In questa partita sono tornati fuori alcuni i suoi diffetti che non e` riuscito a migliorae nell’ultimo periodo e il risultato è stata questa sconfitta con un giocatore molto più basso di lui in classifica Europea. Peccato.”
A quel punto è rimasto in gara solo Mutti?
“Sì. Al primo turno ha vinto bene contro Gauzy, il piccolino, 3/0,  dopo contro l’inglese Walker  ancora 3/0. Nella semifinale gli è toccato di incontrare la testa di serie numero uno: il Croato Fucec che a Gennaio prossimo diventerà junior. Leo ha vinto 3/0 (9,11,2) in una partita giocata alla grande sopratutto dal punto di visto tattico. Il nostro ragazzo non ha sbagliato niente e quello che è più importante è che è riuscito a imporre il suo gioco a un giocatore molto forte e non mollare fino alla fine.”
A quel punto era già un grande risultato ma c’era ancora la finale?
“In finale si è trovato davanti l’ungherese Lakatos il suo avversario storico che lo ha trovato in finale anche un paio di anni fa ai Campionati Europei per i mini cadet a Strasburgo dove Leo vinse 3-0. Questa volta è stato più difficile di allora. Qui la partita è finita 3/2 (12,-5,-6,8,11) ai vantaggi alla bella. Tutta la partita è stata molto bella giocata da tutti e due molto bene con alcuni scambi molto spettacolari. Alla fine ha fatto la differenza la calma di Leonardo che ha vinto 2 vantaggi su 2. Sopratutto quello sul 2 pari e stato molto spettacolare. Ci sono stati anche momenti dove visto l’importanza della partita tutti e due hanno fatto qualche errore facile. Alla fine pero` Leo ha mantenuto di più la calma e si porta a casa una bella vittoria in un torneo dove erano presenti tutti i migliori allievi Europei ed è  questo fatto che da a questa vittoria un significato molto importante e speciale.”
Immagino che tutto lo staff tecnico e gli altri azzurrini abbiano trepidato e condiviso la soddisfazione della vittoria. Abbiamo sentito gli inni per telefono e ci siamo emozionati anche a distanza.
“Sono sempre momenti che tutti gli addetti ai lavori vorrebbero vivere. Tutto il merito comunque va ad un grande Leonardo che ha saputo gestire le partite come si dovrebbe fare sempre. Non bisogna dimenticare il lavoro che sta facendo nella sua società con il suo allenatore Yang Ming che in questa occasione è stato qui con noi per seguirlo da vicino e dove ha potuto osservare tutti i possibili avversari  di Leonardo di quest’anno per rendersi conto di come oggi giocano questi giovani in Europa  e per poter svolgere il lavoro in società in modo ancora piu specifico ed entrare ancora di più nei dettagli che spesso alla fine dopo fanno la differenza.” E visti i tanti obiettivi di quest’anno per Mutti ci auguriamo tutti che la facciano davvero.
Con Stefan Stefanov il discorso non può che tornare su Marco Rech, un atleta che conosce bene e per il quale stravede. “Marco si è confermato un vero leader. E’ un ragazzo serio, umile, educato e molto motivato e questo lo sappiamo da sempre. Ha commesso durante il torneo un solo passo falso quando vinceva due a zero ed ha perso 3-2 ma forse anche quella è stata una esperienza che si ritroverà nel suo bagaglio. Senza paura di esagerare credo che Marco possa, tra gli junior, che sarà la sua categoria fino alla fine del 2010, mirare molto in alto e spero veramente che gli Europei possano essere la sua definitiva consacrazione di giocatore. Deve migliorare nell’aggressività, nella vlecità e nel lavoro di gambe. Il nostro dovere di tecnici è quello di motivarlo sempre di più e fargli tenere vive le motivazioni verso obiettivi sempre più importanti. Gli spazi che gli sta offrendo il suo club stanno contribuendo molto a farne un giocatore più maturo su cui contiamo molto.”
Qualche altra considerazione, a parte Rech?
“Abbiamo lavorato molto bene con quasto gruppo di tecnici che abbiamo formato, compreso Yang Min che è venuto per seguire i suoi giocatori, siamo tutti molto amici, ci diamo consigli, c’è veramente un’ottima atmosfera che credo potrà solo fare bene al rendimento ed alle prestazioni dei ragazzi. Poi voglio sottolineare che sono rimasto molto ben impressionato da Sancitale, un ragazzo con ampi margini di miglioramento ma che ha una grinta e motivazioni da fare invidia. Seretti è appena arrivato nella categoria ma ha le potenzialità per conquistarsi il suo spazio. Siccome ho seguito la gara a squadre con ITA 2 voglio anche dire due parole su Baciocchi, cadetto di categoria, che ha grandissime potenzialità e credo che saprà farsi notare durante l’anno ancor di più di quanto non abbia fatto fino ad ora.”
Niente altro?
“Sì, Buon Natale e Buon anno a tutti.”