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Lorenzo Nannoni, responsabile tecnico della nazionale maschile, a Stoccarda 2009 c'era molta curiosità nel vedere cosa avrebbero potuto fare questi giovani azzurri. Che commento ti senti di fare?
“Diciamo che l'esperienza è da ritenersi positiva perchè abbiamo dimostrato di essere competitivi con questa squadra. La classica ciliegina sarebbe stata la promozione che purtroppo non è arrivata. Il livello di squadra espresso è stato nel complesso buono anche se, soprattutto contro l'Inghilterra, è mancata un pò di luciditità nei momenti cruciali in entrambe le partite contro Drinkhall che non è notoriamente un leone ma contro di noi ha dimostrato carattere.
E’ stata buona, nonostante tutto, la partita contro il Portogallo. Squadra da prima divisione e con velleità di medaglia. La Grecia era difficilmente battibile anche se non facevamo la corsa su di lei per cui la sconfitta per 3-0 non corrisponde al vero. Ottima partita contro le Slovacchia  dove abbiamo espresso un livello di gioco e di solidità non soliti per la nostra squadra. Poco commentabili le altre partite, facili, con Estonia e Finlandia nonostante alcune individualità avversarie che ci hanno messo in difficoltà.”
Bene anche fuoti dal campo?
“Sì, è stato ottimo l’affiatamento di squadra. Mi è piaciuto molto l’atteggiamento dei ragazzi, la partecipazione di tutti verso le partite giocate dai compagni e mi sono anche piaciuti i consigli dentro e fuori dal campo dati l’un l’altro che dimostrano che non si guarda solo al proprio orticello ma si sta cercando di mettersi in competizione anche l’un l’altro con l’obiettivo di averne tutti un beneficio.”
Per quanto riguarda il rendimento dei singoli cosa possiamo aggiungere?
“Bobocica ha avuto un rendimento buono ma non ottimo. Ha messo in evidenza alcune difficoltà tecniche nei colpi, nei passi e di posizione (un po’ lontano dal tavolo in certi momenti). Ma l’aspetto più importante di questi campionati riguarda la capacità che ha avuto di essere concentrato ed attento per tutta la partita che ultimamente era un po’ mancata. Questo è l’aspetto che più mi interessa e perciò sono molto contento di lui. Complessivamente (singolo, doppio e squadre) sono stati pochissimi i momenti di “distrazione” durante il gioco e, finalmente, nei momenti difficili della competizione (singolo contro Nehvedovich ad esempio) non ha fatto una piega ed ha trovato punti insoliti per lui. Ha di nuovo utilizzato il flip di rovescio al contrario e mettendo finalmente sotto pressione gli avversari quando servivano con rotazione favorevole per effettuare quel colpo. Peccato per il doppio con Gerell che poteva essere da medaglia.”
Marchino?
“Rech doveva fare esperienza ed alla fine ha giocato diverse partite con giocatori interessanti. Purtroppo, non giocando a squadre, non si è trovato ad armi pari contro Kosiba (Ung) (medaglia di bronzo nel singolo junior a Praga) al primo turno del singolo che invece aveva giocato alcune partite a squadre ed aveva più feeling con il match. Nella gara di consolazione è cresciuto partita dopo partita ottenendo una bella vittoria finale. Interessante la vittoria contro il tedesco Floritz vice campione europeo junior a Praga 2009. Molto buona la prova di doppio disputato in coppia con lo svedese Karlsson. In doppio Marco mette ancora più in evidenza la qualità del suo gioco sopra al tavolo. Ancora si nota l’incapacità a stare concentrato per lunghi periodi e troppo spesso, le sue partite, cambiano nell’andamento, più per colpa sua che per merito dell’avversario. Scontato dire che Marco, benché tecnicamente ben impostato, ha ancora molto da migliorare tecnicamente un po’ in tutti i fondamentali.”
La novità vera era Stoyanov?
“Considerando l’assenza quasi totale per circa 2 anni e mezzo dal panorama internazionale la sua valutazione è molto buona. Concentrato, attento e molto reattivo rispetto alle indicazioni date. Per battere Joao Monteiro (come del resto per tutti i giocatori di buon livello internazionale) bisogna saper giocare bene le prime 3-4 palle e questa è sicuramente una sua caratteristica. Ottima, pur con tanti errori dovuti ai grandi rischi presi, la capacità di gioco sopra al tavolo e quella di capire quando la palla esce seppur di poco e partire con ottima qualità in top soprattutto col diritto.
Tra le altre cose da migliorare è necessaria una maggior efficacia nel servizio e nella mobilità quando costretto a gioco aperto durante il quale spesso si ferma. Ingiudicabile la prova di doppio insieme a Tomasi contro due lussemburghesi.”
Non altrettanto bene Tomasi?
“Il giudizio su Stefano non può prescindere per forza di cose dalle 2 partite perse contro Portogallo ed Inghilterra. Dopo una bella vittoria contro Illas (Svk) non è facile spiegare queste 2 partite e non è logico giudicarle solo per quello che hanno dimostrato. Sicuramente la forte pressione e, l’aver molto da perdere contro Reed, hanno alzato parecchio l’asticella dello stress. Questo ha divorato l’energia del ragazzo che non ha saputo reagire durante l’incontro. Questa sconfitta ha condizionato pesantemente il doppio del giorno successivo insieme a Niagol ed anche la gara di singolo che nonostante tutto stava conducendo sia al sesto che al settimo set. Dispiace molto per il fatto che negli ultimi 2 anni e mezzo di nazionale Stefano ha quasi sempre giocato in modo impeccabile in nazionale battendo diversi giocatori avanti a lui in classifica mondiale anche se in situazioni emotive diverse. Lui è fondamentalmente giocatore di diritto che può giocare un buon rovescio in allenamento ma molto spesso non in partita. Tutta la costruzione del suo gioco deve tener conto di questo aspetto, partendo dal servizio la cui efficacia è spesso un’incognita così come la risposta ed il block di rovescio. Rendere meno incerti questi tre aspetti del suo gioco, sono sicuro, sarebbe già un bel passo avanti nell’avere molte più certezze nelle partite decisive che non sono mai troppo spumeggianti per nessuno.”