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Abbiamo realizzato questa intervista con Csilla Batorfi che ha condotto le azzurre agli europei ed al podio per due volte sfiorando la terza. Il tecnico azzurro fa un'analisi del comportamento delle sue atlete e della varie situazioni da cui emerge una legittima e sostanziale soddisfazione per l'ottimo risultato raggiunto.

Come giudichi il risultato delle nostre due medaglie, abbiamo vinto due medaglie o perso l’occasione di vincere?

“Naturalmente abbiamo vinto due medaglie. Ma naturalmente abbiamo anche perso l’occasione di vincere. Questo avviene sempre quando raggiungi le semifinali e le finali e tutto è possibile. A quel punto del torneo la posizione di ranking è meno influente, si può vincere con giocatori più forti ma si può perdere anche con altri che sono più indietro in classifica. Così è capitato che Wenling ha perso con Paskauskiene. Ma la lituana ha giocato un europeo incredibilmente buono e se è ora campionessa europea ci sarà pure una ragione. Wenling inoltre ha avuto problemi di salute che pur senza impedirle di giocare l’hanno preoccupata quel tanto che è bastato per non lasciarla tranquilla. In considerazione di questo ha giocato molto bene è lottato tanto che avrebbe potuto vincere. Ma se devo dare un giudizio sul torneo di Wenling dico che ha vinto una medaglia, non ha perso nulla.
Lo stesso è altrettanto vero per il doppio. L’Ungheria era favorita ma abbiamo avuto una buona occasione per batterla. La partita è stata vinta da loro perché nei punti più importanti hanno giocato un po’ meglio di noi, ma le nostre atlete hanno giocato un torneo eccellente e dunque non mi sento di recriminare su nulla.”

E sulle altre: Wang Yu, Negrisoli e Tian Jing cosa ti senti di dire?

”Su Negrisoli:
Laura ha giocato un ottimo torneo a squadre. E’ stata molto importante per il team ed ha vinto le partite che ci aspettavamo vincesse. Purtroppo non ci ha fatto la sorpresa ed il regalo di battere Dodean, che sarebbe stato veramente grande per noi. Complessivamente però sono molto soddisfatta del suo europeo.”

”Su Wang Yu:
Wang Yu era in una posizione scomoda. Ha giocato solo gli ultimi matches a squadre e quindi l’europeo per lei è cominciato molto tardi. Ma ha dimostrato una grande professionalità negli allenamenti ed ha potuto dimostrare di essere in ottima forma. Soprattutto aver battuto la Boros nel singolo dopo aver soltanto giocato una partita a squadre è stato un grande risultato e non ha importanza quanto bene abbia giocato la Boros. Anche se la Boros non ha giocato la sua miglior partita per l’azzurra resta una grande vittoria averla sconfitta. La partita contro Vacenovka invece non l’ha giocata altrettanto bene ma sono ugualmente soddisfatta del suo europeo.”

”Su Tian Jing:
Di Tian Jing non sono altrettanto soddisfatta. Ha avuto la possibilità di giocare anche due partite a squadre ma alla fine non ha vinto nessun incontro nell’intero torneo. Mi ha deluso un po’ anche dal punto di vista dell’attenzione e nel sapersi concentrare. Mi sembrava che in partenza potesse avere maggiori chances rispetto a Wang Yu ma in questa occasione mi ha dato l’impressione di aver bisogno di una maggiore esperienza professionale per diventare competitiva così come ci aspettiamo da lei. Nel torneo di consolazione è andata un po’ meglio.”

Nella gara a squadre abbiamo veramente sfiorato le medaglie, pensi che le quattro sul podio fossero più forti di noi, o abbiamo fatto quanto potevamo o… altre considerazioni?)
”L’intera squadra era veramente triste dopo i quarti. Quando arrivi ad avere due match balls per entrare i semifinale e poi perdi è veramente un peccato. Non ho visto le quattro sul podio più forti di noi, abbiamo giocato sicuramente allo stesso livello di Croazia e Romania. Ma come ho già detto pur perdendo quella partita decisiva resta che l’intera squadra ha giocato complessivamente un ottimo torneo. Abbiamo battuto l’Austria che consideravo un po’ più forte di noi, e poi la Polonia che è certamente al nostro stesso livello. Sono stata molto felice di verificare un grande spirito di gruppo nel team e Niko e Wenling hanno dimostrato che possono e sanno trascinare al successo la squadra.”

Di cosa abbiamo bisogno in futuro per migliorare con questo gruppo che è il nostro maggiormente competitivo?

”Per il futuro dobbiamo concentrarci sulle giocatrici più giovani e cercare di portarle al livello di gioco di Niko, Wenling e Laura. Ma le giovani devono lottare, combattere per guadagnarsi il posto nelle loro squadre, quel posto che ora non hanno solo perché sono giovani. E’ importante che si allenino con avversari più forti e che possano partecipare ai Tornei di fascia B per guadagnare maggior esperienza. Dobbiamo migliorarci e avere anche un maggior numero di atlete tra cui poter scegliere con Niko, Wenling e Laura come livello di riferimento. Se ci riusciremo possiamo aspettarci altri successi.”

di Corrado Attili