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Sedimentato l'impegno e allentata la concentrazione sull'evento, abbiamo chiesto a Lorenzo Nannoni, responsabile della nostra nazionale assoluta maschile di fare un sintetico bilancio delle prestazioni degli azzurri sia complessivamente che riferito ai singoli.
Ripensando ai vari momenti quali sono le prime considerazioni che ti senti di fare?
“Tutto sommato sono soddisfatto di come sono andate le cose. Abbiamo deciso e messo in atto un rinnovamento della squadra, un percorso che stiamo portando avanti con convinzione. Nella gara a squadra abbiamo vinto le partite che si potevano vincere giocando anche bene, poi la Norvegia ci è stata fatale ma al momento non si poteva fare di più, così come con la Turchia. Singolarmente bene Stefano Tomasi e Marco Rech, così così Bobocica.”
Ti aspettavi di più da Bobo?
“Il ragazzo, che è il nostro più forte giocatore, ha tirato la carretta giocando benissimo fin da Nantes in poi: a Budapest, nei tornei asiatici, alle Olimpiadi, fino alla prima uscita di Champion’s. E’ ovvio che di aspettative ne aveva create. Però è anche comprensibile che ci possa stare un calo dopo tanti mesi sotto pressione. Al momento credo che lo dobbiamo accettare per quello che è: un grande giocvane talento in grado di vincere molto, che nell’ultimo anno ha scalato più di cento posizioni, ha vinto partite contro avversari sulla carta molto più forti, ma anche un giocatore che per vincere deve giocare molto bene perché rischia molto e dunque regala spesso punti preziosi agli avversari di turno. Ricordo anche dalla mia esperienza di giocatore che qualche volta si aveva un calo al quale neanche noi sapevamo dare spiegazione dunque in alcune occasioni mi capita di immedesimarmi. Ma ho grande fiducia in lui perché ha fatto la scelta di essere un giocatore professionista e non può che migliorare.”
Tomasi la nota lieta?
“Devo fare i complimenti a Stefano perché ha giocato un ottimo europeo. Non è la prima volta che in competizioni importanti come mondiali o europei riesce a dare il meglio e dunque ha confermato di essere un giocatore sul quale possiamo sempre contare.”
Qualcosa in più da Crotti?
“Sì forse Mattia poteva anche darci qualche soddisfazione in più anche se ha incontrato giocatori scomodi e con alcuni ha lottato fin che ha potuto.”
E sull’esperienza dei due giovani?
“Sono molto soddisfatto di entrambi ma soprattutto di Rech. Marco ha dimostrato di potersi inserire rapidamente in un contesto difficile senza timori e giocando con sicurezza. Ha vinto partite importanti contro avversari molto più esperti, credo che investire su di lui sia giusto. Soltanto un gradino più sotto Paolo Bisi che ha un carattere diverso ma ha giocato con impegno tutte le volte che l’ho schierato mettendo in mostra i numeri che conosciamo e che dipenderà molto da lui far prevalere sui difetti che ovviamente ci sono in tutti i giocatori giovani. Credo che complessivamente tutti abbiano bisogno di confrontarsi quanto più spesso possibile con livelli alti. Ai più giovani dico di trovare anche nella gare di campionato settimanali, contro gli avversari con cui non hanno mai vinto, la giusta concentrazione per cominciare da questi successi ad acquisire quella sicurezza che poi sapranno utilizzare anche a livello internazionale.”
di Corrado Attili