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Sono passati alcuni giorni e solo ora affrontiamo con il tecnico azzurro Csilla Batorfi, a mente fredda come si dice, un commento sugli Europei femminili.
Csilla cominciamo dalle cose brutte, la retrocessione della squadra.
“Come tutti sapete si tratta di un risultato veramente negativo retrocedere con la squadra. Eravamo andati a Stoccarda anche con una piccola speranza di medaglia e dunque lo shock è stato più forte per tutti. Il gruppo era buono, il girone molto difficile e come sempre serviva anche un po’ di fortuna. Quest’ultima ci è mancata completamente. Subito dalla sconfitta con la Turchia abbiamo capito che rispettare le aspettative sarebbe stato difficilissimo. Le ragazze non hanno giocato malissimo, piuttosto sono mancate nel chiudere tanti set nei quali siamo arrivate per prime al match ball. La partita decisiva è stata senz’altro quella con l’Ucraina. Tutti eravamo coscienti della gravità del rischio di retrocedere e dunque tutte le atlete erano veramente concentrate e pronte a combattere.”
L’esito purtroppo lo sappiamo ma cosa è successo in quella partita?
“Eravamo in vantaggio 2-0, le partite non erano facili, ma ero soddisfatta di come stavamo giocando. Poi anche Laura stava giocando veramente bene, è arrivata al vantaggio di 2-1 e 10-5. Nessuno avrebbe immaginato neanche per un secondo che avrebbe perso. Lo shock è stato forte per tutti per quella sconfitta, tanto che Niko e Wenling non si sono rese conto in tempo che avrebbero dovuto giocare nuovamente. Quella sconfitta è stata devastante per tutti, le atlete avevano perso fiducia in se stesse ed è stata veramente una fortuna che siano riuscite a battere la Russia ma poi con l’Austria non abbiamo avuto chances.”
Si,  ma perché è accaduto?
“Certo tutti ora vogliono sapere dov’è l’errore, perché quando succede qualcosa così grave ci deve essere qualcuno che ha commesso errori. Non credo che qualcuno abbia commesso errori così gravi. La competizione a squadre si è giocata in tre giorni e se vai a fondo è difficile riemergere in così breve tempo. E poi col le partite al meglio dei cinque è tutto molto più veloce e spesso accade ciò che non ti aspetti. Se c’è uno sbaglio che posso riconoscere è forse quello che avrei potuto dare qualche chance anche a Wang Yu al posto di Negrisoli, ma d’altra parte non ha mai giocato molto a squadre. Un’altra cosa che non sono riuscita a cambiare è stato risollevare la squadra quando stavamo andando sempre peggio, pensavo di poterci riuscire ma sono arrivate ad un punto in cui non ci sono riuscita.”
E’ emersa stanchezza fisica.
“E’ l’altro problema. Wenling e Laura non erano abbastanza preparate per il torneo. Laura veniva da infortunio e Monfardini era molto stanca. Tan per i Giochi del Mediterraneo era molto ben preparata ma ora l’ho ritrovata veramente esausta. Questo le ha impedito di riuscire ad essere leader, di esempio, cosa che invece Niko ha fatto molto bene. Credo che un problema sia anche una mancanza di fiducia in se stesse che forse le troppe critiche avute nonostante la vittoria dell’oro a Pescara potrebbero aver accentuato.”
Cosa ci aspetta ora?
“Dobbiamo fare tesoro di questa situazione, capire che le cose si cambiano un passo dopo l’altro e ricordarcene per il futuro. Qualunque cosa facciamo non possiamo cambiare l’esito del torneo, siamo retrocessi per almeno un anno. Alla fine della gara a squadra ho pensato che ora si sarebbero dovute soltanto allenare per almeno sei mesi senza andare a nessun Pro Tour. Ma anch’io ero scioccata, fare questo significherebbe danneggiare molto Niko che perderebbe molti punti e rischierebbe di non poter lottare per il Top 12. Dunque almeno per lei sono favorevole a non cambiare nulla. Ma le decisioni sul da farsi le prenderemo collegialmente con la Fitet ed il settore tecnico.”
Poi nelle gare individuali tutta un’altra storia?
“Nelle gare individuali sono rimasta soddisfatta anche se le energie perse erano state molte nella gara a squadre. Tan, in cattiva forma ha preferito rinunciare al secondo singolo per concentrarsi sul doppio. Sono stata positivamente sorpresa da Wang Yu. Ha giocato molto bene I due incontri vinti ed anche contro la tedesca Silbereisen ha avuto la possibilità di vincere. Laura ha perso per poco dalla Boros, un buon risultato. Niko ha giocato con molta testa, ha seguito le tattiche e vinto contro avversarie con le quali in passato aveva avuto enormi problemi. Del doppio confermo ovviamente che sono molto contenta. Vincere ancora l’argento è stato eccezionale specialmente dopo lo scock della gara a squadre.”