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altTre giorni di gare a Lignano Sabbiadoro dal 12 al 15 marzo, 25 Paesi di quattro continenti rappresentati da 184 atleti che si confronteranno sia in piedi che in carrozzina proprio nei giorni in cui a Vancouver cominciano le Paralimpiadi invernali. Il mondo dei disabili è ormai grande protagonista nello sport così come è sempre stato di grande esempio per tutti noi nella vita.

Tutto è pronto a Lignano Sabbiadoro, negli splendidi e rodati impianti del villaggio Getur, per il Lignano Master Open 2010, il torneo mondiale di tennistavolo paralimpico in programma dall’11 al al 14 marzo. Si tratta del torneo qualitativamente e quantitativamente più importante mai organizzato in Italia, un appuntamento con la storia che coincide anche con la prima volta organizzativa internazionale a livello di tennistavolo paralimpico per la Fitet, che dallo scorso ottobre è stata riconosciuta federazione paralimpica acquisendo onori ed oneri di un mondo fatto di grandi storie e grandi campioni. Il collaudato staff federale, messo in piedi dal Presidente Franco Sciannimanico, che vanta una importante esperienza di organizzazione di eventi,  è già presente a Lignano da alcuni giorni per approntare al meglio l’impianto sia dal punto di vista logistico che estetico.
Saranno ben 184 gli atleti, in rappresentanza di 25 Paesi, che si confronteranno nella tre giorni di gare sia in piedi che in carrozzina. Presenti molti dei medagliati di Pechino e quasi tutti i qualificati ai prossimi Mondiali 2010 in programma in Corea. Manca la Cina, ma è raro vedere i campioni asiatici in Europa (è presente però la Malesia), la cui strategia, ci spiega il tecnico azzurro Alessandro Arcigli, è quella di non farsi studiare troppo, per poi sorprendere il mondo nei grandi eventi (Mondiali e Paralimpiadi), un atteggiamento che ha fino ad ora dato i suoi frutti, un po’ come accadeva negli anni 70 ed 80 nel tennistavolo tra normodotati.
Lo squadrone azzurro, con tutti i suoi assi sia nel maschile che nel femminile è già a Lignano per allenarsi sotto la guida dell’altro tecnico azzurro Donato Gallo.
Ad Arcigli e Gallo abbiamo chiesto quali sono le possibilità e le aspettative di risultato della squadra azzurra, reduce tra l’altro in tutti i componenti dalla recentissima edizione 2010 dei Campionati Italiani disputata fino a pochi giorni fa a Giaveno in provincia di Torino.
I nostri atleti, affermano i due tecnici, saranno competitivi in quasi tutte le categorie. Gli uomini in carrozzina affidano le loro speranze ai tetra Mauro Rossi ed Andrea Borgato, oltre al neocampione Italiano Alvise De Vidi che è in uno strepitoso stato di forma. Molto attesa anche la prova di Salvatore Caci anche se il piemontese è reduce da un lungo periodo di "carico" negli allenamenti.
Le  donne in carrozzina, punto di forza dello squadrone azzurro, dovrebbero confermare le medaglie previste con Pamela Pezzuto, Clara Podda, Michela Brunelli e Valeria Zorzetto. Assente per infortunio Marisa Nardelli, vittoriosa nella gara open dello scorso novembre. Le nostre atlete, ci ha detto Arcigli, ci hanno abituato a numerosi successi, ma devono rendersi conto che non è possibile adagiarsi sugli allori e che solo continuando a "lavorare duramente" potranno arginare i progressi delle nazionali che negli ultimi 3-4 anni puntano sul settore femminile per primeggiare.
Gli uomini in piedi saranno, finalmente, rappresentati ai massimi livelli. Manfredi Baroncelli ed Andrea Furlan, che dopo le paralimpiadi si erano presi un periodo di riposo, rientrano in pista e si candidano, con ragione, a rappresentarci  anche alle prossime paralimpiadi. Presenti anche Raimondo Alecci, unico qualificato per i prossimi mondiali, e Davide Scazzieri che ai recenti italiani si è dimostrato in grade forma. Da questi quattro atleti dovrebbero arrivare medaglie e soddisfazioni.
Un capitolo a parte merita l'unica donna in piedi. Paola Bevilacqua che sembra aver risolto i problemi che avevano compromesso la qualificazione paralimpica a Pechino. Si allena costantemente, spesso con Valentino Piacentini, ex azzurro e punto di forza della squadra di A1 del Tonoli di Verzuolo in lotta per lo scudetto, ed è proprio in grande forma. Arcigli si è sbilanciato pronosticando addirittura tre medaglie per lei.
Riepilogando, nello staff tecnico azzurro si sarebbe soddisfatti con un bottino di 10-12 medaglie, che in un torneo così qualificato non sarebbero assolutamente poche.
Due parole, infine, sull’evento nell’evento. E’ infatti certo che durante il Master Open ci sarà il simbolico taglio del nastro per la costituzione del "Centro Paralimpico" a Lignano Sabbiadoro. “Credo -  ha commentato Arcigli -  che questa sia l'unica strada da seguire per continuare a competere ai massimi livelli. Onore al Presidente Sciannimanico che, resosi conto della necessità,  l’ha immediatamente concretizzata come ci ha già abituato in tante altre occasioni durante questa sua gestione federale. Crediamo che questa esperienza potrà essere "pilota" per l'intero movimento paralimpico, dunque non solo pongistico, nella consapevolezza che solo professionalizzando l'intero ambiente (tecnici ed atleti in primis) si possa contrastare la presenza delle tantissime nazioni che da anni investono nello sport paralimpico.”

(a cura di Corrado Attili – Press Office Fitet)