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E' in stampa il numero di settembre di Tennistavolo dedicato quasi esclusivamente ad Olimpiadi ed Europei Giovanili. Ecco l'editoriale con cui lo apre il Presidente della Fitet.
Da Terni a Pechino
di Franco Sciannimanico
Si è appena conclusa una estate di grandissimo lavoro che ci ha visti impegnati come sempre nella disputa dei Campionati Italiani individuali per poi proseguire con un doppio impegno di carattere internazionale che ci ha assorbito quasi completamente. In questo numero della rivista ripercorriamo soprattutto questi due eventi: Europei Giovanili e Olimpiadi. I Campionati Europei Giovanili, che si sono svolti a Terni nella struttura a noi familiare, il Palatennistavolo De Santis, ancora una volta al centro delle nostre attività più importanti, ci hanno visto protagonisti principali in termini organizzativi. Un grazie sincero all’amministrazione guidata da Paolo Raffaelli, alle strutture alberghiere ed alle altre istituzioni che hanno giudicato il nostro un grande evento, mentre agli assenti posso dire avete perso una grande occasione. Un grazie ancora una volta ai nostri sponsor per la loro sensibilità e fiducia nelle nostre attività. Grazie soprattutto al gruppo guidato da Matteo Quarantelli che ha saputo gestire una manifestazione così importante e complessa. Abbiamo avuto anche qualche soddisfazione dal punto di vista sportivo con i nostri azzurrini che hanno dimostrato come il lavoro nel quale abbiamo investito molto stia contribuendo alla loro crescita costante così come ci aspettavamo. I progressi ci sono stati, ci sono e ne attendiamo altri, forse una medaglia non è poi così lontana per questi gruppi di giovani che negli anni abbiamo così faticosamente ricostruito. La dimostrazione di quanto il lavoro paghi l’abbiamo avuta a Pechino, nel nostro secondo impegno internazionale dove il nostro Bobocica ha sorpreso tutti, lui che era considerato l’ultimo arrivato, ha giocato un ottimo torneo olimpico e ha dimostrato con i fatti di meritare ampiamente un posto nei migliori cento del mondo. Le ragazze, dalle quali forse in cuor nostro ci aspettavamo qualcosa in più, hanno confermato le loro potenzialità attuali ed anche in questo caso soltanto la prosecuzione del lavoro duro ed impegnativo che stanno svolgendo potrà consentire loro di migliorarsi e riconquistare quanto prima qualche decina di posizioni nel ranking perché crediamo sia nelle loro possibilità. Le Olimpiadi sono state anche una straordinaria palestra di pubbliche relazioni e cercheremo di trarre da questa esperienza i frutti più importanti in vista di nuovi progetti. Una stagione si chiude ed una subito si apre. Una stagione importante sia dal punto di vista agonistico che da quello delle scadenze politiche. Il lavoro non manca, l’entusiasmo è il nostro motore e siamo già pronti per ricominciare.