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Dragutin SurbekHa suscitato molta impressione ai Campionati Europei Giovanili di Cluj-Napoca la notizia della scomparsa, all'età di 71 anni, di Dragutin Surbek e i presidenti dell'International Table Tennis Federation, Thomas Weikert, e della European Table Tennis Union, Ronald Kramer, hanno voluto ricordare il grande campione croato.

Surbek era solito concentrarsi, rimanendo seduto in una stanza buia prima di ogni incontro. Il suo stile di gioco, con dei top spin arrotatissimi, che giravano moltissimo, e la sua preparazione fisica lo hanno reso un autentico eroe nazionale. In campo era apprezzato sempre per il suo impegno massimale. Lottava come una tigre e con credeva mai che un punto potesse essere perso.

Nella sua luminosa carriera ha vinto 22 medaglie ai Campionati Europei, cinque d'oro, cinque d'argento e 12 di bronzo, e 14 ai Mondiali, due d'oro, due d'argento e dieci di bronzo.  Nella rassegna iridata salì sul primo gradino del podio in doppio con Anton Stipancic nel 1979 a Pyongyanc e con Zoran Kalinic a Tokyo nel 1983.

In tutto ha rappresentato la Jugoslavia in 503 occasioni e, dal 1992 al 1995, la Croazia in 15. È stato anche un punto di riferimento del Vjesnik Club di Zagabria, con cui nel 1973, 1974 e 1976 ha trionfato nell'allora Coppa Europea dei Campioni, l'attuale Champions League Europea.

Ai Mondiali del 1995 fu premiato con il Richard Bergman Fair Play Trophy. Ha rappresentato un vero esempio in tutti i sensi nel mondo del tennistavolo.