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Foto conferenza stampa al ConiNella Sala Giunta del Coni sono stati presentati ufficialmente i Campionati Mondiali Juniores di tennistavolo, che si disputeranno dal 26 novembre al 3 dicembre a Riva del Garda (Trento). Sono arrivati alla loro 15ᵃ edizione e l’Italia li ospiterà per la prima volta (ingresso libero). Sono intervenuti, in veste di relatori, Giovanni Malagò, presidente del Coni, Marco Benedetti, presidente di Garda Trentino Spa, che organizza l’evento in collaborazione con la Federazione Italiana Tennistavolo, e Renato di Napoli, presidente della FITeT. Presenti anche il segretario generale del Coni Roberto Fabbricini e il vicesegretario e responsabile della Preparazione Olimpica Carlo Mornati, oltre al segretario generale della FITeT Giuseppe Marino, al consigliere federale Domenico Giordani e all’ex presidente della FITeT Cesare Sagrestani.

«Dietro una manifestazione del genere - ha spiegato il presidente Malagò - c’è un grande lavoro. Innanzitutto bisogna acquisire la fiducia della Federazione Internazionale e poi confrontarsi con la concorrenza agguerrita di altre nazioni, che aspirano alla stessa organizzazione. Tre anni fa sono stato in Trentino, in occasione dei Campionati Europei Giovanili di tennistavolo, e sono rimasto letteralmente sconvolto dalla macchina da guerra che questa Regione sa esprimere. Si tratta di un modello, un caso da studiare, capace di realizzare sinergie fra l’aspetto sportivo e quello turistico. Il Trentino è sicuramente aiutato dall’essere una Regione autonoma e dall’avere molteplici potenzialità naturali, che lo rendono sede ideale di eventi di parecchie discipline e ha anche una notevole infrastrutturazione sportiva. Conosco bene l’impianto che ospiterà questi Mondiali Juniores ed è perfetto. A questa rassegna iridata parteciperanno 20 Paesi nelle gare a squadre e 96 atleti e altrettante atlete in quelle individuali. L’Italia del tennistavolo è impegnata a recuperare posizioni nel ranking internazionale e organizzando questo evento sta andando nella direzione giusta, perché come nazione ospitante ha diritto a iscrivere le due squadre e di conseguenza anche gli individualisti, che potranno competere, fare esperienza e, lo speriamo, anche andare avanti nelle gare e fare punteggio. È lo stesso ragionamento che ho fatto disperatamente quando ho cercato di spiegare a livello sportivo l’importanza che avrebbe avuto ospitare le Olimpiadi. Per il tennistavolo avrebbe voluto dire avere un periodo di tempo davanti per far crescere, con una buona pianificazione e i migliori tecnici, i propri pongisti, in vista della rassegna a cinque cerchi. Complimenti alla Federazione e a Garda Trentino per questi Mondiali e in bocca al lupo per la migliore riuscita possibile».

Riva del Garda torna pongisticamente alla ribalta ai massimi livelli internazionali, a tre anni dall’organizzazione dei Campionati Europei Giovanili. «Le parole del presidente ci inorgogliscono - ha affermato Marco Benedetti - . Il Trentino ha fatto molto per lo sport e gli sport all’aria aperta costituiscono anche il nostro patrimonio turistico. Le esperienze che abbiamo fatto in quei campi ci portano anche a cimentarci con le discipline al chiuso e gli Europei giovanili di tennistavolo del 2014 ne sono stati un esempio. Ora tocca ai Mondiali Juniores e non pensiamo di fermarci qui. Se queste manifestazioni aiutano anche la crescita dei nostri giovani e del movimento nazionale, per noi è un motivo d’orgoglio in più. Il nostro turismo è molto internazionale e l’80% delle presenze che abbiamo sul territorio sono straniere. Eventi come questo sono anche dei veicoli per farci conoscere. Siamo pronti a partire e ci aspettiamo dei grandi Mondiali. Speriamo che arrivino anche degli ottimi risultati da parte degli azzurri».

Il presidente Di Napoli ha esordito ringraziando Giovanni Malagò per l’ospitalità e salutando Roberto Fabbricini, Carlo Mornati, Domenico Giordani e Cesare Sagrestani: «È evidente che l’organizzazione delle Olimpiadi in Italia ci avrebbe garantito delle grandi opportunità di sviluppo. Ciò nonostante ci stiamo impegnando intensamente, per puntare alla crescita dei nostri giovani, con il Centro Federale di Formia e ringrazio il Coni per la chance che ci ha fornito. Sono certo che, attraverso il lavoro, raggiungeremo quei livelli che l’Italia merita in ambito internazionale. Abbiamo qui presente la nostra Jamila Laurenti, che al recente World Cadet Challenge, massimo appuntamento mondiale riservato alla categoria Cadetti, ovvero agli Under 15, ha conquistato alle Isole Fiji la medaglia d’oro nel doppio misto e il bronzo a squadre. Caro presidente Malagò, ricordo nel 2014 nei tuoi occhi lo stupore ammirato nel vedere cosa il nostro movimento fosse in grado di esprimere a livello agonistico e organizzativo. Mi preme ringraziare gli amici di Garda Trentino, che s’impegnano con grande professionalità per far sì che questi appuntamenti possano avere successo. A Riva del Garda avremo in gara tutti gli Under 18 del Pianeta, fra i quali il giovanissimo giapponese Tomokazu Harimoto, che è nato da genitori cinesi. Il caso ha voluto che con i genitori abbia vissuto per qualche anno in Italia e se fossimo riusciti a naturalizzarlo oggi parleremo di altro. Lo scorso anno a 13 anni ha vinto il titolo iridato juniores e nel 2017 è riuscito a raggiungere i quarti di finale ai Mondiali assoluti di Düsseldorf. Ringrazio tutti e vi aspetto a Riva del Garda. Sono certo che sarà una grande manifestazione e comunque, forza Italia».

Il presidente Malagò ha coinvolto anche Fabbricini e Mornati. «Devo ammettere - ha osservato Mornati  - che con il tennistavolo abbiamo instaurato un rapporto molto collaborativo e siamo felici che la sua presenza abbia reso ancora più multidisciplinari i nostri Centri di Preparazione Olimpica. Lo sport è bello perché è fatto di sfide e una di queste per il tennistavolo è di far uscire dei ragazzi da Formia che possano essere in grado di qualificarsi alle Olimpiadi del 2024 o 2028. Siamo stati fino all’ultimo momento border line per andare a Rio e siamo anche fiduciosi per quanto riguarda Tokyo 2020. Grazie al Trentino. Portiamo avanti il Progetto Talenti con il Comitato Regionale e ritengo che sia una delle forme più proficue per lo sviluppo del talento giovanile. È stato rinnovato per altri quattro anni e vi aderiscono 15 Federazioni e confidiamo di riuscire a far emergere qualcuno anche in quella grandissima palestra che è il Trentino. In bocca al lupo e ci vediamo a Riva del Garda».

Fabbricini ha sottolineato dI aver sempre «seguito con grande attenzione la Federazione del tennistavolo e l’ex presidente Sagrestani ne è testimone. Evidentemente è una disciplina che soffre di difficoltà internazionali molto forti. Non esiste Paese che non metta in campo atleti con gli occhi a mandorla in ogni evento e questo complica la competizione. L’importante è però sviluppare un progetto come sta facendo la FITeT. I giovani sono la forza vera di questa Federazione. Il progetto di Formia sta andando avanti spedito ed è la dimostrazione migliore di come il Coni voglia accompagnare la FITeT in questa attività. L’importante è che già fin da Riva del Garda si senta l’afflato agonistico dei nostri ragazzi. Riva è una compagna di viaggio sempre molto preziosa per lo sport italiano in molti campi e questi Mondiali lo confermano».

La 14enne reatina Jamila Laurenti ha poi commentato le emozioni delle due medaglie conquistate al World Cadet Challenge:«Non mi aspettavo di vincere, perché finora le medaglie d’oro erano andate tutte agli asiatici. C’erano tutti gli atleti più forti del mondo. Mi sono resa conto di avercela fatta solo un’ora dopo la conclusione della finale, prima non ero ancora consapevole del risultato raggiunto. Con il mio compagno, il cinese Niu Guankai, mi sono subito trovata bene. Fra noi è nata un’ottima intesa agonistica. Quel successo è stato un’emozione unica e mi ha dato anche grande soddisfazione il bronzo a squadre, perché ho potuto condividerlo con le mie colleghe europee. A questi Mondiali di Riva del Garda ce la metterò tutto, come ho sempre fatto e farò sempre, e spero di andare avanti il più possibile e ottenere un ottimo piazzamento».

Ai Mondiali Juniores l'Italia è salita sul podio nel 2013 a Rabat, con il mantovano Leonardo Mutti, che si è aggiudicato la medaglia di bronzo nel misto, in coppia con la croata Lea Rakovac. Nella stessa edizione l’azzurro ha anche raggiunto i quarti di finale nel singolare, unico europeo a riuscirci.

A Riva del Garda si assegneranno sette titoli, due a squadre (maschile e femminile) e cinque individuali (singolare e doppio maschile e femminile e doppio misto). Le squadre partecipanti saranno 20 al maschile (Algeria, Argentina, Australia, Brasile, Cile, Cina, Corea del Sud, Egitto, Francia, Germania, Giappone, India, Italia, Nuova Zelanda, Romania, Russia, Stati Uniti, Svezia, Taipei e Tunisia) e 20 al femminile (Algeria, Australia, Brasile, Canada, Cina, Corea del Sud, Egitto, Germania, Giappone, Hong Kong, Italia, Nuova Zelanda, Portorico, Repubblica Ceca, Romania, Russia, Serbia, Stati Uniti, Taipei e Tunisia). In ambito individuale saranno in lizza 96 pongisti e 96 pongiste.

L’Italia maschile sarà composta dal palermitano Antonino Amato, dal mantovano Matteo Mutti, fratello di Leonardo bronzo nel misto nel 2013, dai cagliaritani John Michael Oyebode e Carlo Rossi, dal torinese Gabriele Piciulin e dal novarese Daniele Pinto, guidati dal coach Lorenzo Nannoni. Tra le ragazze, oltre a Laurenti, andranno in  campo la mantovana Elisa Armanini, la bresciana Marcella Delasa, la napoletana Simona Ettari, la novarese Martina Nino e la savonese Valentina Roncallo, seguite in panchina dal tecnico Giuseppe Del Rosso.  

Il programma agonistico inizierà domenica 26 novembre con la prima fase a squadre e lunedì 27 seguirà la seconda, con i quarti, le semifinali e i match per le posizioni previsti per martedì 28 e le finali per mercoledì 29, giorno anche del turno preliminare del misto. Giovedì 30 toccherà ai gironi dei singolari e venerdì 1 dicembre ai tabelloni di singolari e doppi, che andranno avanti anche sabato 2, per concludersi domenica 3 con semifinali e finali dei singolari e finali dei doppi.