In questi giorni al Centro Federale di Formia c'è un atleta russo che è impossibile considerare straniero. Grigory Vlasov, che oggi ha 33 anni, ha vissuto a lungo in Italia, fin da quando 16enne seguì il papà Sergey, che allenava al Tennis Tavolo Torino. Rimase nel capoluogo subalpino per tre stagioni e poi andò al Pieve Emanuele e alla Marcozzi Cagliari, per tornare al TT Torino nel 2005 e restarci fino al 2008, quando rientro a Ekaterinburg. 

L'anno scorso ai Mondiali a squadre di Kuala Lumpur, in Malesia, Vlasov ha incrociato la nostra Nazionale nel match d'esordio della fase a gironi e il suo successo per 3-2 su Leonardo Mutti non è riuscito a evitare la sconfitta del suo team per 3-1. Allora era il numero 71 del ranking Ittf, ora è sceso al n. 95, ma rimane il secondo pongista del suo Paese dopo Alexander Shibaev (n. 23).

La sua ultima fatica agonistica è stata la partecipazione al Challenge Open del Belgio, nel quale ha raggiunto i sedicesimi di finale. Grigory è a Formia da giovedì scorso e si allenerà fino a domani con lo staff tecnico azzurro, guidato dal direttore tecnico Patrizio Deniso, e i nostri ragazzi.

Anche lui, come altri protagonisti del circuito internazionale, ha scelto il Centro Federale per un proficuo periodo di preparazione, prima di rituffarsi nel campionato in patria. Ha espresso soddisfazione per l'esperienza fatta ed  è stato una sorta di apripista, perché a fine gennaio e inizio febbraio la Nazionale russa, guidata da Sergey Vlasov, sarà a Formia per una decina di giorni.