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Con l’ultima seduta di attività ed il residuo momento conviviale del pranzo (cui peraltro alcuni hanno dovuto rinunciare per acchiappare il treno e dedicarsi ad un pocket lunch) si è conclusa la seconda edizione del Campus estivo federale.

E’ stata l’occasione per completare e “rivisitare” il percorso di proposte educative utilizzato durante tutto il periodo con risultati assolutamente incoraggianti.

Per i Referenti Tecnici regionali ha rappresentato un momento di ulteriore verifica rispetto agli obiettivi di apprendimento fissati prima dell’avvio, di presa di informazione rispetto al livello di sviluppo delle abilità motorie correlate all’esprimere forza dinamica di salto, forza rapida di spostamento, mobilità del rachide.
Giornata utile quindi per raccogliere attraverso dei test motori (già somministrati al gruppo precedente), una serie di dati utili per una frequente e periodica attività di monitoraggio che durante tutto il corso dell’anno vedrà i tecnici federali attenti ricercatori.

I dati raccolti (che riportiamo nella sintesi della statistica descrittiva) ci inducono a sviluppare alcune riflessioni.
Intanto vi sono senz’altro delle differenze di genere e di età: ecco che il riscontro delle prove di salto in estensione e di mobilità ci evidenziano che i maschietti riescono ad esprimere prestazioni significative in termini forza ma appaiono decisamente meno abili in termini di mobilità nella flessione del rachide rispetto agli arti inferiori. L’età diviene variabile rilevante soprattutto rispetto al salto in estensione per il quale la lunghezza degli arti inferiori diviene vantaggio non affatto trascurabile.
La prova a navetta in effetti ci ha espresso una idea della destrezza coordinativa, cioè della capacità di un soggetto di compiere con precisione e rapidità un compito complesso. Ancora una volta più efficaci i maschietti ma in maniera senz’altro meno evidente.

Questa breve indagine ha consentito di “scoprire l’acqua calda”, fornendo un riscontro assai chiaro della relazione fra migliori risultati e frequenza di pratica motoria: cioè chi pratica più assiduamente ha più opportunità, chance di imparare e di mostrare un più elevato livello coordinativo.
Questo quindi deve divenire l’obiettivo prioritario dell’organizzazione del Progetto Giovani e delle attività dei vivai delle società sportive italiane: aumentare la frequenza della pratica, introdurre dosi massicce di attività motoria.


ANALISI GRUPPO 2 F
    NAV 1    NAV 2    MOB 1    MOB 2    LUNGO 1    LUNGO 2
MEDIA    601,1    608,4    1,4    2,7    137,1    138,8
MAX    672,0    675,0    10,0    10,0    158,0    172,0
MIN    541,0    553,0    -5,0    -5,0    111,0    109,0
DEV.ST    43,0    38,9    4,2    4,1    17,1    19,6
MEDIANA    597,0    594,0    0,5    2,5    143,0    132,5
                        
ANALISI GRUPPO 2 M
    NAV 1    NAV 2    MOB 1    MOB 2    LUNGO 1    LUNGO 2
MEDIA    560,1    573,7    -3,3    -2,3    154,7    158,3
MAX    672,0    669,0    5,0    4,0    190,0    189,0
MIN    519,0    522,0    -12,0    -11,0    120,0    120,0
DEV.ST    42,8    50,7    5,3    5,4    18,9    22,3
MEDIANA    563,0    556,0    -2,0    0,0    160,0    164,0