L'Italia maschile trova nuovamente disco rosso contro l'Ungheria ai Campionati Mondiali di Halmstad e, dopo la sconfitta per 3-2 subita in rimonta nel girone, arriva quella per 3-1 nei quarti di finale. S'interrompe così la marcia verso uno dei primi due posti, che sarebbero valsi la promozione in Championships Division.

I ragazzi guidati dal direttore tecnico Patrizio Deniso e dal tecnico Antonio Gigliotti hanno iniziato bene la sfida con Niagol Stoyanov (nella foto) che si è aggiudicato il primo set di misura (11-9) e il secondo più nettamente (11-6) su Adam Szudi. Nel terzo parziale, dal 4-2 per l'azzurro, il magiaro ha recuperato e di lì in poi ha sempre condotto, imponendosi per 11-7. La quarta frazione è stata un monologo di Stoyanov, che è volato sul 7-2 e ha chiuso sull'11-4.

Anche Mihai Bobocica è partito bene contro il temibile Bence Majoros, procurandosi tre set-point e sfruttando il terzo (11-9). Nel secondo parziale l'ungherese ha quasi sempre condotto e ha vinto per 11-7. Andamento simile nel terzo, ma questa volta Bobocica sul 7-10 ha annullato i tre set-point, cedendo al quarto (10-12). Al rientro in campo Majoros è scappato sul 3-0, ha incrementato fino al 9-2, conquistando il successo per 11-3.

Jordy Piccolin contro Nandor Ecseki ha lottato. Nel primo set è andato avanti (7-4) ha patito un break di 6-0 (7-10), ha neutralizzato le tre chance al rivale e anche una quarta sul 10-11 e una quinta sull'11-12, per poi arrendersi per 12-14. Poca storia nel secondo parziale, con Ecseki da metà in poi padrone del campo (11-5). Nuovamente più combattuta la terza frazione, con il bolzanino capace di risalire da 4-7 a 7-8 e da 7-10 a 10-10, per perdere 10-12.

Probabilmente decisivo fra Stoyanov e Majoros il primo set, in cui l'azzurro nella seconda parte ha inseguito, rìtrovando sempre la parità a quota 6 e 8. Sull'8-10 ha annullato i due match-point, ma il terzo gli è stato fatale (10-12). Nel prosieguo l'ungherese si è portato sul 6-1 a ha concluso 11-4. Anche nel terzo parziale ha sprintato (8-4) e non si è fatto più raggiungere (11-5).